intimidazioni

Proiettile a Fugatti, la solidarietà delle istituzioni. Paccher: “Intimidazioni di stampo mafioso”

Il presidente del consiglio regionale: "Messaggio alza il grado di minaccia nei confronti del presidente, già costretto a muoversi con la scorta". Telefonata di Kompatscher. I sindacati: "Clima pesante, tenere tutti la barra dritta”



TRENTO. Solidarietà a Maurizio Fugatti destinatario di una busta contenente un proiettile non esploso intercettata dal personale della Questura di Trento. "Un gravissimo atto intimidatorio che condanniamo con ferma indignazione. L'invio di un proiettile è un messaggio chiaro che alza ulteriormente il grado di minaccia nei confronti del presidente della giunta, Maurizio Fugatti, già costretto a muoversi con la scorta delle forze dell'ordine a causa proprio di precedenti, non meno preoccupanti segnali. Registriamo un clima di conflitto continuo nei confronti di chi è chiamato a fare scelte di governo che ci preoccupa davvero. Queste sono intimidazioni di stampo delinquenziale-mafioso che auspico siano condannate in modo fermo da tutte le forze politiche". Così, in una nota, il vicepresidente del Consiglio regionale del Trentino Alto Adige Roberto Paccher

Anche il presidente del Consiglio provinciale di Trento Walter Kaswalder ha espresso, in una nota, vicinanza e solidarietà a Fugatti: "E' chiaro che basta un facinoroso per creare clamore, ma è necessario non sottovalutare fatti come questo. Sono certo che Maurizio Fugatti, già costretto alla scorta armata per altre minacce senza senso, non si farà impressionare e continuerà la sua faticosa opera di governo del Trentino", ha detto Kaswalder.

"Ho sentito il collega Fugatti per esprimergli la piena solidarietà personale e della giunta provinciale di Bolzano". Lo ha detto il governatore altoatesino Arno Kompatscher definendo "inaccettabile" questo gesto. Il presidente ha auspicato che gli autori saranno individuati e puniti. In passato anche esponenti della giunta provinciale di Bolzano sono stati vittima di intimidazioni.

Vicinanza anche da Cgil, Cisl e Uil del Trentino: “La lettera contenente un proiettile che sarebbe dovuta essere recapitata al presidente della Giunta è una manifestazione, purtroppo, del clima pesante che stiamo vivendo e impone a tutti, istituzioni e società civile, di mantenere la barra dritta con comportamenti e atteggiamenti responsabili che non alimentino né cedano al ricatto di chi soffia sul fuoco del malessere sociale per creare ulteriore tensione. Resta il fatto che la divergenza di idee e le espressioni di dissenso, che rappresentano comunque un valore nella dinamica del confronto democratico, non possono mai e in alcun modo tentare di affermarsi attraverso la violenza né l’azione istituzionale e politica può essere ostaggio di minacce e ricatti. Cgil Cisl Uil condannano dunque con fermezza quanto accaduto e auspicano che le forze dell’ordine individuino nel più breve tempo possibile i responsabili”.













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