Il ricordo

A Brunico l’addio a Vincenzo Speranza, anima dell’Aido

Si è spento a 67 anni: aveva promosso la nascita in Pusteria dell'Associazione italiana per la Donazione di organi, tessuti e cellule



BRUNICO. Aveva ideato e promosso la creazione a Brunico di una sezione dell’Aido, l’Associazione Italiana per la Donazione di Organi Tessuti e Cellule. Aveva fatto parte del primo direttivo e di tutta la storia di quel gruppo che era poi confluito nell’Aido di Bressanone.

Vincenzo Speranza è morto domenica scorsa dopo un periodo di ricovero nell’ospedale a Bressanone e sono stati in tanti quelli che a Brunico l’hanno conosciuto come un amico e come una persona buona, vicina ai problemi e ai bisogni degli altri.

Speranza aveva 67 anni. Lascia la moglie Sonia e i figli Carlo e Francesca, la sorella Olga, il cognato Giorgio, i nipoti e i pronipoti. La famiglia che in un messaggio nel necrologio tiene a sottolineare “un sentito ringraziamento a tutto il personale del reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Bressanone”.

Lascia tante persone che gli hanno voluto bene, che hanno condiviso i suoi progetti e i suoi sogni, lascia tantissimi ricordi, in buona parte legati appunto alle attività concepite e organizzate con l’Aido e per aiutare la crescita dell’Aido, le partecipazioni all’Altstadtfest a Brunico, dove l’associazione metteva in contatto gli obiettivi sociali e i progetti benefici con le radici nel territorio, poi i concerti allestiti per promuovere l’associazione, per farla conoscere e raccogliere adesioni, contributi, le trasferte a Bolzano e gli impegni spesi in appuntamenti organizzativi e conferenze.

“Era il 1983 - è il ricordo tracciato da un amico in una lettera inviata al giornale - sul quotidiano Alto Adige vidi nella cronaca della Pusteria un articolo in cui qualcuno cercava gente per fondare a Brunico una sezione Aido. Telefonai, mi desti appuntamento per il sabato a casa tua. Parlammo dei propositi, dei programmi e quant’altro, e li partì il tutto. La prima riunione, il primo direttivo, di cui abbiamo fatto entrambi parte fino alla fine”.

E a Brunico il pensiero che gli amici rivolgono a Speranza nel dolore del lutto è colorato anche del verde dei boschi e del grigio roccia e del bianco neve delle montagne, il paesaggio della Val Pusteria in cui amava camminare alla ricerca di funghi e di scorci, di luoghi in cui ambientare una gita o una grigliata con il piacere di trascorrere del tempo in compagnia.













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