«Auto registrate sui passi? Serve poco» 

Dissinger (Dachverband): «Peggio rispetto al 2017: ci vorrebbero stop a fasce orarie e potenziamento dei mezzi pubblici»


di Ezio Danieli


PASSI DOLOMITICI. Nessun dubbio fra gli ambientalisti: l’addio al progetto di chiusura dei passi dolomitici e la scelta di una soluzione più blanda come quella della registrazione per salire in vetta al Sella e arrivare così a una sorta di numero programmato “è un passo indietro rispetto alla soluzione adottata l’estate scorsa, quando, sul passo Sella, il mercoledì, era vietato il transito delle autovetture con risultati giudicati tutto sommato positivi”.

La decisione presa dalle due Province di Trento e Bolzano nella lotta al traffico in alta montagna viene criticata aspramente. Klaus Dissinger del Dachverband altoatesino la giudica “del tutto negativa perché non tiene conto del marchio di tutela dell’Unesco. E proprio all’Unesco faremo sapere il nostro pensiero perché nel corso dei frequenti sopralluoghi di un ispettore si tenga conto di questa situazione. Già più volte abbiamo fatto sapere il pensiero di noi ambientalisti: vorremmo una sensibile riduzione del traffico e del rumore che provoca. L’ideale, per noi, sarebbe consentire la circolazione delle auto a residenti nelle valli ladine e fornitori di merci. Poi la circolazione dovrebbe essere vietata in una fascia oraria ridotta, potenziando nel contempo la circolazione di mezzi del trasporto pubblico, magari autobus elettrici. Ne trarrebbero vantaggio tutti, compresi gli animali che soffrono dell’inquinamento acustico in maniera pesante. Nulla di questo è stato fatto. Si è addirittura cancellata la proposta del 2017 che, pur con tutti i limiti che aveva, qualche risultato lo aveva portato”.

Nel 2017, come si ricorderà, era stata presa la decisione di chiudere ogni mercoledì di luglio ed agosto la strada del Passo Sella alle auto, una soluzione adottata dopo una lunga campagna portata avanti anche dal nostro giornale.

Ora è arrivato un clamoroso e inatteso cambiamento di programma: niente più chiusura dei passi nei mesi estivi ma solo «accessi controllati» con la registrazione delle targhe (via «app» o alle due casette che saranno posizionate a Selva o in zona Lupo bianco poco sopra Canazei).

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