Causano la slavina e ne escono con gli sci 

Si temeva che un escursionista fosse stato travolto. Poi la chiamata al soccorso alpino: «Siamo salvi»



VAL GARDENA. È andata bene, molto bene, ieri a due scialpinisti gardenesi che hanno causato una valanga mentre erano in escursione sul Monte Pic, sopra Santa Cristina, dove, nel febbraio di 5 anni fa, una valanga travolse e uccise il quindicenne Manuel Moroder.

L’allarme, ieri, è partito poco dopo mezzogiorno. Alcuni sciatori impegnati nelle discese lungo la pista Seceda, non lontanissima e con buona visibilità sul Pic, si sono accorti di un grande distacco nevoso sul monte (una cima di 2.363 metri), a una quota intorno ai 2 mila metri, e hanno subito segnalato l’evento. «Io stesso mi trovavo per caso sulla pista di sci - afferma il capo della stazione gardenese del soccorso alpino Hubert Moroder - e così ho potuto organizzare subito un intervento esplorativo sul monte Pic».

Inizialmente l’sos aveva riferito della possibilità che un escursionista fosse rimasto sepolto sotto la massa di neve e ghiaccio. In effetti, il rapido intervento di Moroder , assieme a un altro membro del soccorso alpino, ha consentito presto di far tirare a tutti un sospiro di sollievo bloccando l’entrata in azione di un maggior numero di soccorritori e mezzi. «Ho visto i due ragazzi protagonisti dell’episodio, ho parlato con loro - ha spiegato al telefono - Mi hanno confermato che erano stati loro a provocare il distacco e che non c’erano altri escursionisti impegnati in quel frangente lungo i percorsi scialpinistici e sui versanti del Monte Pic». Come ha raccontato ancora Moroder, sulla base del resoconto ascoltato dai protagonisti, uno dei due è riuscito a sottrarsi alla colata di neve della valanga mettendosi subito al sicuro, mentre il compagno ha avuto il sangue freddo di raggiungere un albero e fermarsi nei suoi pressi, aspettando in una posizione di relativa sicurezza che la valanga, passando poco distante, scaricasse verso il fondovalle la propria portata. Per i due scialpinisti una disavventura a lieto fine e senza strascichi, visto che la valanga provocata non ha messo in pericolo altre persone.

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