«Con il casco forse poteva salvarsi» 

Cappadozzi (Impiantisti): «Mi piacerebbe che lo indossassero tutti i maestri»



SELVA GARDENA. Paolo Cappadozzi, presidente degli impiantisti del comprensorio Val Gardena-Alpe di Siusi, ne fa anche una questione di sicurezza. Per tutti, maestri compresi.

Dove è successo esattamente l’incidente mortale di ieri?

«Sulla pista Frea, che porta a passo Gardena, in direzione Colfosco».

A che quota?

«Siamo, più o meno, a 2.300 metri. Ma il tratto in questione non può essere definito pericoloso. C’è anche un pezzo in piano».

La pista era sicura?

«Certo che sì. Noi impiantisti possiamo pensare però solo alla cosiddetta sicurezza passiva, ovvero reti e materassi a bordo pista. Poi chi scia deve usare la testa. Sempre».

A quanto pare lo sciatore romano morto ieri non indossava il casco.

«Risulta anche a me. Non possiamo esserne sicuri, ma forse il casco avrebbe potuto salvargli la vita. O quantomeno attutire di molto l’impatto con il fondo innevato. Le dirò di più».

Prego, si spieghi.

«Mi piacerebbe che anche tutti i maestri di sci lo indossassero. Sempre. Ne parlerò con il presidente della categoria, di cui ho fatto a lungo parte. Sarebbe un bel segnale». (max.bo.)













Altre notizie

Attualità