La tradizione diventa digitale: una app per le leggende ladine 

È in corso l’Anno europeo del patrimonio culturale  L’associazione Fanes ha presentato varie iniziative 


di Ezio Danieli


BADIA. In occasione dell’“Anno europeo del patrimonio culturale 2018”, indetto dalla Ue, l’associazione Fanes ha inteso sensibilizzare il pubblico sul valore delle leggende ladine presentando l’eredità più antica nella tradizione orale ladina nel corso di una conferenza tenutasi domenica al rifugio Fanes. Incantevole il luogo della presentazione, avvenuta alla presenza di un pubblico numeroso e soprattutto attento alla proposta che ha suscitato notevole interesse.

L’associazione Fanes si occupa da più di dieci anni di progetti volti alla promozione delle leggende ladine attraverso molteplici attività culturali. Sono stati illustrati i progetti digitali sulle leggende in collaborazione con Wikimedia quali la mappatura dei luoghi originali delle leggende con i nomi in ladino su Open Street Map e la realizzazione di una app in più lingue sulla base della documentazione dei testi letterari in ladino nella biblioteca digitale di Wikisource. Tramite i contenuti multimediali della app sarà possibile approfondire la conoscenza delle leggende lungo dei percorsi tematici digitali e grazie ai molteplici canali di diffusione di Wikimedia sarà facilitato l’accesso ad un pubblico ampio. La finalità principale delle attività è quella di promuovere la conoscenza del patrimonio delle leggende ladine e di apportare un contributo significativo alla conservazione della cultura e della lingua ladina.

Attraverso il concorso fotografico internazionale online Wiki Loves Earth ci sarà la possibilità di riportare i nomi originali ladini delle montagne e di raggiungere così anche il grande pubblico degli appassionati delle montagne.

Alla conferenza era presente anche l'intendente scolastico ladino Roland Verra: questo è un segno evidente che anche la scuola segue con attenzione il progetto - illustrato da Susy Rottonara - dell'associazione Fanes più che mai attenta a sviluppare la cultura ladina che passa anche attraverso la promozione delle sue leggende.

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