Longiarù, Natale di luci con i disegni alle finestre 

Luminarie fatte in casa. La frazione di San Martino in Badia ha coinvolto i suoi 600 abitanti Figure ritagliate dalla carta e appese sui vetri creano un suggestivo percorso serale di immagini


Ezio Danieli


San martino. A Longiarù, la frazione di San Martino in Badia diventata nel 2018 Villaggio degli alpinisti, il Natale è una suggestione speciale. Nel rispetto di quanto prevede l’associazione Alpenverein Südtirol nella classificazione di Villaggio degli alpinisti, punta a un turismo più sostenibile e su cultura e tradizioni di montagna e così a tutti gli abitanti è stata lanciata la proposta di abbellire le case non con le classiche luminarie, ma con disegni realizzati su carta trasparente o vetro e attaccati poi alle finestre. I 600 abitanti hanno accolto con entusiasmo l’idea e così il Natale di Longiarù è davvero singolare, illuminato alle finestre di diverse abitazioni da tanti disegni con i motivi natalizi. Ci sono il presepe, la figura di Gesù Bambino, il cielo stellato, i pastori e il tutto nelle ore serali viene illuminato dalla luce dei locali interni delle singole abitazioni assumendo un aspetto del originale e suggestivo.

L’idea di Longiarù, lanciata dallo stesso comitato che aveva ottenuto la qualifica di Villaggio degli alpinisti, consente fra l’altro di frenare l’inquinamento luminoso, diffuso anche nelle vallate dolomitiche. È anche per questo che è salutata con favore dagli ambientalisti, oltre che da chi riconosce che la frazione di San Martino in Badia conferma con questa affascinante iniziativa di puntare a mantenere e valorizzare la proprie particolarità e caratteristiche di paese con cultura ladina nelle Dolomiti per un turismo eco-sostenibile nelle Alpi.

Lungiarü si distingue per la sua cultura e la lingua ladina e per la sua posizione in una tranquilla valle alle porte del parco naturale Puez-Odle. Il villaggio, che si trova a 1400 metri di altezza, è circondato dalle vette dolomitiche del Putia, delle Odle e dal gruppo del Puez che fanno parte del Patrimonio Mondiale dell’Unesco. La Valle di Lungiarù ha conservato più di altri paesi delle Dolomiti le tipiche architetture ladine, come les Viles, agglomerati di case costruite per favorire la coltivazione e la sopravvivenza in montagna. Quella di Lungiarù è annoverata tra le valli dolomitiche ladine rimaste più fedeli a usanze e tradizioni, che rimangono di elevata importanza tra la popolazione del paese. Questo in seguito all’isolamento della valle dal restante circuito turistico di massa che ha trasformato ormai la maggioranza delle località dolomitiche.

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