Muore a 36 anni sul Sassolungo 

La tragedia ieri ad alta quota. L’austriaco Viktor Pilz è caduto per 100 metri vittima di un errore o di un imprevisto sulla Cengia dei Fassani I soccorsi scattati immediatamente non hanno potuto salvarlo. Il corpo è stato ritrovato dai Catores e dall’elicottero di emergenza Pelikan 1


Ezio Danieli


Val gardena. Un’altra caduta in alta quota, un’altra tragedia in montagna in Alto Adige. Ieri, verso le 7.30, mentre percorreva la via normale sul Sassolungo, un alpinista austriaco di 36 anni, Viktor Pilz, è precipitato nel vuoto per circa 100 metri schiantandosi contro la roccia. Inutili si sono rivelati i soccorsi portati dagli uomini dei Catores della Val Gardena e dall’elicottero Pelikan 1 intervenuto rapidamente. Il corpo privo di vita dell’alpinista è stato recuperato e trasportato nella cappella mortuaria del cimitero di Selva Gardena.

La tragedia non ha avuto testimoni. Verso le 7.30 l’escursionista austriaco, che era nato a Linz nel 1984 e risiedeva a Reichenstein, aveva da poco lasciato il rifugio Demetz ed aveva iniziato, da solo, la via verso la vetta del Sassolungo, a 3.181 metri.

Arrivato alla Cengia dei Fassani, a una quota attorno ai 2600 metri, probabilmente all’altezza del tratto più delicato in quel frangente, dove la cengia diventa una canale franoso da risalire, Pilz ha compiuto un errore o è stato vittima di una distrazione o di un imprevisto. L’uomo ha perduto l’equilibrio ed è “volato” nel vuoto fermandosi sopra un gruppo di sassi e decedendo sul colpo.

Due alpinisti, che stavano compiendo un’escursione nella zona, hanno capito che era successo qualcosa di terribile e hanno dato l’allarme. Sul posto, allertato dalla centrale operativa del 112, si sono portati l’elicottero Pelikan 1 e un componente dei Catores, il soccorso alpino gardenese, che hanno individuato in fondo a una scarpata il corpo dell’alpinista.

È parso subito evidente che per lo sfortunato austriaco non c’era più nulla da fare. L’uomo è morto probabilmente sul colpo a causa delle varie, gravi ferite e lesioni subite al tronco e agli arti.

Il corpo di Pilz è stato raggiunto dal soccorritore e tramite il verricello recuperato. È stato quindi elitrasportato alla cappella mortuaria del cimitero di Selva, dove la salma è stata ricomposta. I carabinieri di Selva hanno svolto gli accertamenti e informato le autorità consolari, i familiari e l’autorità giudiziaria.

Due tragedie nei giorni scorsi. Quella di ieri sul Sassolungo è stata la terza tragica giornata di morte sulle montagne dell’Alto Adige. Giovedì scorso, un sacerdote e teologo viennese, Norbert Stigler, è morto dopo una caduta lungo il sentiero che percorre il Coston della Croda Rossa sopra Sesto in direzione della via ferrata che conduce alla cima della stessa Croda Rossa. Venerdì un quarantanovenne escursionista di Parcines, Markus Pfitscher, padre di tre figli, è precipitato nelle Alpi della val Sarentino, in una zona tra Cima San Giacomo e il rifugio Forcella Vallaga a circa 2600 metri di quota.

Un ferito sulla Seconda Torre del Sella. Un altro incidente è accaduto ieri mattina sulla Seconda Torre del Sella dove un alpinista è scivolato per una trentina di metri riportando una lesione alla tibia. Soccorso anche in questo caso dall’equipaggio dell’elicottero d’emergenza Pelikan 1 e da una squadra dei Catores, è stato portato all’ospedale di Bressanone dove è stato giudicato guaribile in una trentina di giorni.

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













Altre notizie

Tennis

Sinner torna in campo, nel Principato primo allenamento verso il Roland Garros

Dopo le cure all’anca al J Medical, Il campione di Sesto ha ripreso in mano la racchetta a Montecarlo sotto la supervisione coach Vagnozzi e Cahill. Ma non ha sciolto le riserve sulla sua partecipazione a Parigi (foto Instagram Sinner)

LA SPERANZA Il post di Cahill che fa sperare i tifosi
IL CAMPIONE "A Parigi solo se sarò al 100%"
DOLORE Per il problema all'anca Sinner si affida al centro della Juve
GOSSIP Nuova fiamma per Jannik? Il gossip su Anna Kalinskaya

Attualità