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«No a nuovi impianti sul Sassolungo». Il CAI di Bolzano si schiera

Il Consiglio Direttivo dice di no al progetto di un nuovo collegamento con la Forcella. E chiede anche «la chiusura dell’attuale bidonvia e la rimozione della stazione a valle posta sul terreno di proprietà del Cai»



BOLZANO. Dopo aver visionato il progetto di una nuova funivia per la forcella del Sassolungo, presentato dalla società Piz de Sella, il Consiglio direttivo del CAI sezione di Bolzano ha espresso la propria contrarietà alla costruzione del nuovo impianto e a qualsiasi ampliamento della stazione a valle nonché allo spostamento della stessa stazione.

«Preso atto inoltre che il diritto di superficie che grava sul terreno di proprietà del CAI sezione di Bolzano è in realtà venuto meno da molti anni – scrive il CAI in una nota – il Consiglio Direttivo ha deliberato di chiedere la chiusura dell’attuale bidonvia e la rimozione della stazione a valle e dei piloni posti sul terreno di sua proprietà».

Il tutto nell’ottica di una migliore tutela del territorio del gruppo del Sassolungo, in coerenza con gli ideali e lo statuto del CAI e in sintonia con le altre associazioni ambientaliste.













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