il caso

S.Candido, pressing per riaprire l’Acquafun

C’era tanta gente alla serata organizzata lunedì a San Candido, alla casa “Josef Resch”, per la consegna al sindaco Klaus Rainer delle 2078 firme raccolte con la petizione popolare...



SAN CANDIDO. C’era tanta gente alla serata organizzata lunedì a San Candido, alla casa “Josef Resch”, per la consegna al sindaco Klaus Rainer delle 2078 firme raccolte con la petizione popolare lanciata per la riapertura di piscina e centro wellness Acquafun. Non c’era Rainer e quindi la consegna delle firme è stata rinviata, ma l’incontro è stato un successo, di partecipazione e di progetti e idee lanciati per far ripartire un complesso fondamentale per la comunità e la sua economia, chiuso con una decisione dell’amministrazione comunale che ha chiamato in causa “molteplici fattori, primo fra tutti l’enorme aumento dei costi dell’energia, che ha portato il bilancio comunale al limite delle sue capacità”.

Maddalena Truant, giovanissima ragazza di San Candido, è la promotrice e organizzatrice dell’intera iniziativa. È riuscita a creare una sinergia e a impostare il dialogo tra tutti i soggetti coinvolti nella chiusura dell’Acquafun e questi soggetti si sono confrontati lunedì sera. C’erano i rappresentanti del gruppo Anziani, insegnanti di educazione fisica, i membri del Triathlon Hochpustertal, portavoce dei Giovani di San Candido, ex atleti nazionali, albergatori, portatori di malattie degenerative, c’erano dipendenti dell’Acquafun, rappresentanti della società di gestione e semplici cittadini.

“È stata una serata di pacifiche riflessioni sui problemi creati dalla mancanza improvvisa di questa struttura – hanno riassunto gli organizzatori – una struttura presente sul territorio da oltre 20 anni. È stata anche una serata propositiva, ha evidenziato che con un’efficace comunicazione e con l’obiettivo di creare una coesione tra tutte le parti coinvolte si sarebbe evitata la chiusura dell’Acquafun. Quando c’è comunicazione si arriva a una positiva soluzione. Purtroppo il sindaco per vari motivi non era presente alla serata e la consegna delle firme avverrà in un altro momento”.

Il sindaco Rainer, peraltro, nei giorni scorsi ha dichiarato di puntare a riaprire l’Acquafun entro l’estate: “Nelle ultime settimane si sono svolti diversi incontri e dibattiti tra rappresentanti dell’amministrazione comunale e rappresentanti del turismo e dell’economia di San Candido – ha spiegato Rainer - per trovare la strada giusta e le possibilità che possano portare a un’intesa anche di competenze, in modo tale che la gestione dell’Acquafun possa essere distribuita su più spalle e non più ricadere solo sul Comune di San Candido. Un concetto preciso con una visione e un piano specifico che possano basarsi su una solida base finanziaria e su una leadership competente: sono queste le priorità per consolidare la struttura in una prospettiva a lungo termine”. F.D.D.













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