San Candido, il cubo che divide il paese
Sgarbi: «Una colata di cemento che sfregia la perla delle Dolomiti». Nel mirino il padiglione musicale in piazza Magistrato
SAN CANDIDO. Monta la polemica per il cubo di cemento sorto nella centralissima piazza del Magistrato, a San Candido, che ultimamente ha anche avuto gli onori delle cronache nazionali – oltre che la taglientissima stoccata di Vittorio Sgarbi.
Definito ironicamente “uno scempio al cubo”, quello che dovrebbe essere il padiglione della musica e ospitare quindi le bande locali è un edificio di 9 metri per 9 ancora in fase di costruzione, ma raccoglie già i malumori di residenti e turisti. «Non è passato molto tempo da quando la piazza è stata ristrutturata – spiegano –, prima era molto bella. Ora, però, questo cubo copre tutte le case alle sue spalle. È un peccato». «È decisamente fuori contesto, lì, accanto alla Collegiata romanica». Qualcuno dissente, trova che sia una piacevole inserzione contemporanea in un paesaggio urbano in movimento. Ma il giudizio dei più è unanime quasi quanto è stato compatto il Comune nell’approvare l’iniziativa: quel cubo è un obbrorio.
Grigio, austero, freddo. A unirsi al coro di protesta, e anzi a farsene megafono, è il critico d’arte Vittorio Sgarbi, già avvezzo alle incursioni in Alto Adige: qualcuno ricorderà la recente querelle sull’Hotel Posta di Dobbiaco, cui prese parte anche il critico ferrarese. «A San Candido, in provincia di Bolzano, in piazza del Magistrato, un mostro chiamato “Pavillion per la musica”: orrendo cubo di cemento armato simbolo di un’architettura “nazista”», twitta dopo aver esordito con l’hashtag #italiasfregiata. Moltissimi i tweet di risposta tra l’incredulo e l’inquisitore.
L’amministrazione comunale, invece, si difende citando il carattere pubblico del regolare bando con cui si è proceduto alla scelta del progetto. Alle accuse di Sgarbi è la sindaca Rosmarie Burgmann a rispondere. E, davanti alle telecamere che mostrano al resto d’Italia il cubo della discordia, lo fa con un laconico «No comment».