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Tragedia sulle Tre cime di Lavaredo, la vittima è un soccorritore di San Candido

Martin Burgmann, 56 anni, era un membro del soccorso alpino Brd: è precipitato per 300 metri



TRE CIME DI LAVAREDO. E' un alpinista di San Candido, Martin Burgmann, 56 anni, la vittima dell'incidente di ieri mattina (14 ottobre) sulle Tre Cime di Lavaredo. Membro del soccorso alpino Brd di San Candido, l'uomo ha fatto un volo di circa 300 metri: si ipotizza sia inciampato perdendo tragicamente l’equilibrio mentre percorreva una cengia durante la discesa lungo la via Normale. Molto impegnativo e lungo è stato l’intervento di recupero del corpo senza vita da parte delle squadre del soccorso alpino che hanno operato fino al pomeriggio.

Attorno alle 12.30 la Centrale del Suem - Servizio di urgenza ed emergenza medica di Pieve di Cadore è stata attivata dai quattro compagni dell’alpinista, che, durante la discesa, meno di cento metri sotto la vetta, era inciampato cadendo tra le rocce. L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore arrivato sul posto, ha trovato gli amici che hanno indicato all’equipaggio il punto della caduta.

Abbassandosi di quota lungo la verticale, i soccorritori hanno visto alcuni oggetti e poi individuato lo zaino in una stretta fessura lunga un’ottantina di metri, impossibile da avvicinare con l’elicottero, nemmeno utilizzando un verricello.

Calato su una cengetta soprastante la fessura il tecnico di elisoccorso, come ricostruisce il Corriere delle Alpi, l’eliambulanza è volata per imbarcare quattro soccorritori del Soccorso alpino di Auronzo e della Guardia di finanza in supporto alle operazioni, per poi sbarcarli con il verricello dove si trovava il tecnico di elisoccorso. Quest’ultimo, nel frattempo, aveva preparato l’ancoraggio per le corde fisse.

I soccorritori, attrezzato il percorso, sono quindi scesi fino a raggiungere lo zaino e più sotto ancora il corpo senza vita dell’uomo.

La salma di Burgmann è stata imbarellata, sollevata di una ventina di metri e portata in un punto dove è potuto avvenire il recupero con un verricello di una settantina di metri. Il corpo è stato quindi trasferito a valle. I 4 soccorritori rimasti in parete sono risaliti fino alla cengetta, per poter essere recuperati in una seconda rotazione dall’elicottero.

 













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