Un premio per le opere della speranza

Dobbiaco. “La speranza è colei che mitiga l’insicurezza, che ci apre orizzonti di positività”.Con questa riflessione, la biblioteca “Hans Glauber” di Dobbiaco e il Comitato per l’educazione...



Dobbiaco. “La speranza è colei che mitiga l’insicurezza, che ci apre orizzonti di positività”.

Con questa riflessione, la biblioteca “Hans Glauber” di Dobbiaco e il Comitato per l’educazione permanente di Dobbiaco hanno invitato a partecipare al concorso artistico “Speranza”. Hanno aderito con le loro opere 17 artisti provenienti da Alto Adige e Germania e venerdì scorso si è svolta la cerimonia di premiazione, alla presenza, oltre che degli artisti, del sindaco di Dobbiaco Martin Rienzner e del presidente del Comitato per l’educazione permanente Andreas Walder. La responsabile della biblioteca Edith Strobl ha illustrato il tema della rassegna, la speranza, una caratteristica significativa e preziosa specie in tempi come quelli che l’emergenza Covid ci impone di vivere.

La giuria, di cui facevano parte la giornalista e critica d’arte Nina Schröder, Barbara Rubele (del Museo civico di Brunico) e l’artista Aurelio Forte, ha assegnato il primo premio a Sara Galetti, di Dobbiaco, autrice di un’opera, si legge nel giudizio, che “trasmette il pensiero universale del calore come portatore di speranza. Il disegno sembra l’illustrazione di un libro per bambini e quindi sottolinea il ruolo del calore e della protezione”. Il secondo premio è stato assegnato a Elena Zibler (Frechen, Germania), il cui “bacio ai tempi del coronavirus - scrive ancora la giuria - non consente il tocco effettivo e tuttavia tocca! Il richiamo alla Pop Art dell’immagine evidenzia particolarmente bene questo contrasto e ambivalenza”. Il terzo premio è stato condiviso da Rosa Burgmann di Valdaora e Claudia Sacchi di Merano, mentre menzioni speciali sono andate a Rosa Lanz, Sabrina Argieri, Cäcilia Stifter e Alex Pergher.

La consegna dei premi è stata effettuata dal sindaco Rienzner. Si è trattato di buoni-acquisto per materiali da pittura e libri e di un soggiorno con pernottamento a mezza pensione in un hotel di Dobbiaco. A tutti i partecipanti è stata poi consegnata una borsa con la scritta “un chilogrammo di speranza”, accompagnata dall’invito a riempirla di “buoni pensieri ed idee”.















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