Una corsia per le bici lungo i tornanti del passo Gardena 

Proposta avanzata a Kompatscher in un incontro a Corvara La Provincia studia anche lavori per la sicurezza della strada


di Ezio Danieli


PASSO GARDENA. Il futuro di passo Gardena è stato dibattuto a Corvara durante l’incontro pubblico col presidente della giunta provinciale. Ad Arno Kompatscher è stata prospettata anche l’idea di realizzare una corsia preferenziale per i ciclisti sull’esempio di quanto succede in Francia su quasi tutte le strade che portano ai valichi. L’idea, interessante, non è stata scartata del tutto, lo ha confermato lo stesso presidente, in considerazione dell’elevato numero di ciclisti che scelgono il Gardena. Ma il problema è che spesso la strada viene chiusa sia d’inverno che d’estate a causa di pericolo di valanghe e frane che dopo i frequenti piovaschi. Serve dunque un intervento definitivo al quale la Provincia sta pensando, come ha detto Kompatscher. L’intervento punta a garantire più sicurezza: sono previsti l’allargamento della carreggiata, la sistemazione dei muri, dei banchetti e del guard rail e si sta ragionando sulla possibilità di spostare più a sud un tratto della strada di circa 500 metri che dovrebbe così evitare il tratto soggetto alla caduta di massi e di valanghe.

È la soluzione che piace ai tecnici ma che ha un inconveniente da risolvere con il concorso del Comune di Selva che in quella zona ha la captazione dell’acqua potabile. Lo studio quindi va coordinato con Selva che non può rinunciare all’acqua.

Il progetto di spostare la strada più a sud dovrebbe essere accompagnato dalla sistemazione di tettoie per garantire un’ulteriore protezione. Proseguono dunque i contatti fra il Comune di Selva e la Provincia per trovare un’adeguata soluzione.

Nel luglio 2016 sono stati realizzati interventi che hanno migliorato la sicurezza sulla statale che da Corvara porta fino al passo Gardena. Ma, nonostante questi lavori, i problemi si sono evidenziati alla fine della scorsa estate quando ulteriori massi sono precipitati dal costone roccioso soprastante. I tecnici della Provincia hanno individuato quattro possibili soluzioni per evitare che si ripetano le frequenti chiusure del tratto di strada. La più probabile - e meno costosa - riguarda la posa di tettoie nel tratto in rettilineo che corre proprio sotto il costone roccioso.













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