il dramma

Scomparsa di Giulia e Filippo, in campo per le ricerche anche la protezione civile

L'avvocato della famiglia Cecchettin: “Non c’è nessuna certezza, auspichiamo che arrivino presto risultati concreti”. Il giallo sull'avvistamento dell'auto in Alto Adige
LE RICERCHE. Tracce della Fiat Punto nera in Alto Adige e in Austria



VENEZIA. Si è svolto stamattina (16 novembre) un briefing presso la tenenza dei carabinieri di Dolo, in Provincia di Venezia, per coordinare le ricerche di Giulia Cecchettin e Filippo Turetta, i due giovani ventenni di cui non si hanno tracce da sabato sera. Le forze dell'ordine stanno decidendo su quale zona concentrare le operazioni, tra i territori di Vigonovo e Pordenone, dove l'auto dei ragazzi è stata individuata. A seconda delle caratteristiche delle aree da ispezionare, sono stati approntati blitz con droni, unità cinofile, gommoni e sommozzatori.

"Non abbiamo a oggi dati certi, nemmeno per affermare che Giulia, in ipotesi, sia trattenuta dall'ex fidanzato contro la sua volontà. Ma non vi è neppure alcun elemento contrario per dire che i ragazzi non siano vivi" riferisce l'avvocato Stefano Tigani, il legale che sta assistendo la famiglia Cecchettin. 

Tigani non commenta le indiscrezioni su presunti avvistamenti nel Nord Italia della Fiat Punto su cui si trovavano i due ragazzi. Conferma però che, dalle informazioni date alla famiglia, si ritiene che l'ultima rilevazione elettronica attendibile del passaggio della vettura risalga a domenica mattina, intorno alle ore 9, sulla strada (la 51 di Alemagna) che da Cortina porta a Dobbiaco.

"Noi vogliamo solo che tornino. Certo - conclude - essendo passati ormai cinque giorni di ricerche ininterrotte, senza nessun risparmio di forze, vorremmo, auspichiamo, che arrivino finalmente risultati concreti". 













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