Politica

Scuola plurilingue, i Verdi ci riprovano con un disegno di legge

Due proposte di Brigitte Foppa: la prima è su una maggior offerta formativa, la seconda invece riguarda la pubblicità elettorale



BOLZANO. Nuovo Consiglio, nuove opportunità per vecchi temi. Ad esempio, la scuola plurilingue, intesa come offerta aggiuntiva rispetto alle sezioni già esistenti. Perché il Consiglio si sarà pure spostato verso destra, ma le speranze, tra i Verdi, non sono mai perse. Sono della consigliera Brigitte Foppa i primi due disegni di legge della nuova legislatura, cofirmati dai neoeletti Madeleine Rohrer e Zeno Oberkofler. Uno, appunto, sulla scuola plurilingue. Il secondo invece riguarda la pubblicità elettorale, in particolare sul versante delle associazioni e dei sindacati.

La scuola plurilingue

La proposta sulla scuola istituisce il diritto alla formazione plurilingue, in classi con scolari e studenti iscritti al gruppo italiano come a quello tedesco. La metà delle lezioni sarebbe nella lingua della scuola (quindi in italiano in una scuola italiana, e viceversa), e l'altra metà nella seconda lingua e, se previsto, nella lingua straniera (ad esempio, in inglese). Perché sia istituita una sezione bilingue, dovrebbero esserci almeno 14 richiedenti nella scuola materna e 15 nelle scuole elementari e medie (il disegno di legge prevede anche la possibilità di classi con alunne e alunni di età differenti). Anche per le superiori la soglia minima è di 15 iscrizioni. Secondo i Verdi, dovrebbe essere impiegato personale di entrambi i gruppi linguistici, e sarebbero le singole scuole a stabilire come organizzare le lezioni.

La pubblicità elettorale

La seconda proposta riprende un disegno di legge regionale presentato nel 2015 da Brigitte Foppa, Riccardo Dello Sbarba e Hans Heiss. Dal 60° giorno prima delle elezioni, infatti, ad associazioni e sindacati che percepiscono un finanziamento pubblico la legge provinciale proibisce di promuovere partiti e candidati. Ma non sono previste sanzioni per chi contravvenga al divieto. «Questo comporta violazioni sistematiche della norma», così i Verdi, che quindi tornano a proporre che in caso di violazione, la metà del finanziamento per l'anno successivo sia annullata, e il Consiglio provinciale ne dia informazione sulla propria homepage.













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