i dati

Scuola, sei stranieri su dieci sono iscritti a Bolzano

Su 655 ragazzi non italiani iscritti al prossimo anno scolastico, quasi 400 hanno scelto scuole del capoluogo. In aumento la presenza di alunni con cittadinanza straniera: su 571 bimbi e ragazzi non Ue, 336 frequenteranno in città



BOLZANO. Concluse ormai le iscrizioni per il prossimo anno scolastico 2023/24, è ora possibile fornire un quadro chiaro di quale sia la situazione attuale riguardo agli studenti stranieri in Alto Adige, dalle scuole dell'infanzia alle superiori.

Tre i dati fondanti. Primo: in Alto Adige la percentuale di bambini e ragazzi provenienti da altri paesi è in costante crescita. Secondo: la scuola più mista è di gran lunga l'italiana, dove quasi un quarto di alunni e studenti iscritti non è in possesso della cittadinanza italiana. Terzo: gli stranieri sono per lo più concentrati a Bolzano città; il capoluogo ne ospita infatti 6 su 10. Sono i dati che si evincono dalle tabelle fornite dagli assessori provinciali alla scuola Philipp Achammer, Daniel Alfreider e Giuliano Vettorato, in risposta ad una interrogazione dei consiglieri provinciali della Südtiroler Freiheit Myriam Atz Tammerle e Sven Knoll.I dati raccolti non sono ancora definitivi perché, da qui a settembre e anche oltre, è sempre possibile e solitamente usuale l'iscrizione di altri bimbi e ragazzi, che arrivano in provincia per i più svariati motivi a ridosso o anche dopo l'avvio dell'anno scolastico.

Le tabelle fornite dalle tre intendenze scolastiche risultano però già ora alquanto illuminanti.Il dibattito e la raccolta dei datiIntanto, occorre fare una premessa: l'attuale dibattito sull'eccessiva presenza di alunni e studenti non madrelingua, molto acceso soprattutto nel mondo della scuola di lingua tedesca e partito da Bolzano città, ha di certo avuto un merito: si stanno finalmente pretendendo, raccogliendo e pubblicando dati. Si tratta di un passo indispensabile per capire a) se esista un problema, b) dove questo sia più presente c) come poterlo eventualmente risolvere.Il sondaggioA tale proposito, una serie di dati molto attesa riguarda il sondaggio avviato di recente dalla Provincia, con il supporto dell'Astat, per scoprire le reali necessità delle famiglie altoatesine riguardo al prolungamento dei tempi scuola, al pomeriggio, in estate. I formulari sono stati spediti, o per via cartacea o per via digitale, a decine di migliaia di famiglie della nosta provincia e dovranno essere compilati entro fine maggio. Un esperimento finora mai tentato a livello nazionale. All'istituto provinciale di statistica occorreranno poi alcuni mesi per elaborare i dati, che non saranno utili per azioni concrete già nel prossimo anno scolastico, ma che saranno fondamentali per orientare le decisioni politiche future.

Le nuove iscrizioni

Sono invece già disponibili i dati riguardo alle iscrizioni per il prossimo anno scolastico. Al netto, ovvio, del fatto che la realtà è incredibilmente più complessa di come appare dalle statistiche: molti bambini e ragazzi, infatti, seppur figli di immigrati stranieri, nel frattempo diventati cittadini italiani, sono in parte bilingui, trilingui, plurilingui. Di questo le statistiche non parlano.Parlano però di alcuni fatti fondamentali: a scuola gli stranieri sono in crescita, tranne che in area ladina, dove si è fermi a un 7% del totale di iscritti. Gli ultimi dati ufficiali dicono che l'intendenza tedesca registra un aumento dal 6,8% dell'anno scolastico 2017/18 a un 9,1% del 2022/23.

La scuola italiana, invece, è passata dal 20,5% del 2017/18 al 23,3% del 2022/23. Si tratta però soltanto di macro-dati. Per capire bisogna scendere nel dettaglio.E il dettaglio dice tutto: il prossimo anno scolastico saranno iscritti alle scuole altoatesine 655 figli di immigrati stranieri, di cui 383 a Bolzano città. Ciò corrisponde al 58,47% del totale. Il dato è più o meno stabile, come si evince confrontandolo con quello delle iscrizioni al presente anno scolastico, ora in fase di conclusione: su 715 alunni e studenti stranieri, gli iscritti a Bolzano città risultano 423, ossia il 59,16% del totale.Tolti Oltradige-Bassa Atesina e Merano, dove sono iscritti rispettivamente circa il 10 e il 15% degli alunni stranieri totali, nelle altre valli i dati sono di molto inferiori.

Idem il discorso se si considerano gli stranieri non Ue. Su un totale di 571 (altri 84 sono Ue, una forte quota dei quali proveniente dai paesi cosiddetti Dachl - Germania, Austria, Svizzera e Liechtenstein) ben 336 sono iscritti in scuole del capoluogo. Anche in questo caso, tolte poche località maggiori, in particolare Merano, a ricadere sulla scuola sono soprattutto bimbi e ragazzi iscritti a Bolzano, nel senso che la loro integrazione, linguistica in primo luogo, avviene in città, non altrove. Purtroppo, l'interrogazione non fornisce i dati disaggregati per scuole italiane e tedesche, ma una fatto è certo: se il disagio delle scuole di lingua tedesca - a lungo trascurato anche dalla politica sudtirolese, Svp in primis - è emerso a Bolzano città, il motivo c'è, eccome. E in periferia, nelle valli, probabilmente se ne ha davvero poca contezza. DA.PA













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