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Secondo italiano in giunta provinciale, Stella alpina e FdI-Lega ai ferri corti

Il parere richiesto da Kompatscher all’Ufficio legale del consiglio provinciale boccia la richiesta avanzata dal centrodestra. Ma Galateo e Bianchi non mollano la presa: «Tutelare la rappresentanza italiana». Il Pd punta ad approfittare della situazione


Maurizio Dallago


BOLZANO. Svp e centrodestra italiano ai ferri corti sulla rappresentanza in giunta. Arriva il parere richiesto dal governatore altoatesino all'Ufficio Affari legislativi e legali del consiglio provinciale e boccia il secondo assessore italiano.

Il quesito riguardava la rappresentanza linguistica in un ipotetico esecutivo ad 11 con la presenza di un ladino. Secondo i parametri normativi 8,529 seggi spetterebbero ai tedeschi e solo 1,47 agli italiani.

Senza ladini - così il parere - il gruppo italiano passerebbe invece a 1,57 e arrotondando in questo caso scatterebbe il secondo assessore. «Un parere a cui però si potrebbe contrapporne altri con risultati diversi», replicano FdI e Lega. La questione del secondo assessore italiano in giunta provinciale appare allo stato dei fatti più politica che matematica. In una situazione kafkiana, dove la Stella alpina continua a gestire le consultazioni come in passato, dimenticandosi che i suoi 13 seggi in consiglio sono soltanto poco più di un terzo del totale. Basterebbe, in ogni caso, che il ladino non ci fosse ed al gruppo italiano spetterebbero due posti. Ed i fronti (leggi Svp e centrodestra italiano, attualmente ancora unito) - per ora - paiono lontani su questo punto.

Intanto proseguono le consultazioni per la prossima giunta. Dopo il primo giro, i vertici Svp proseguiranno da domani i colloqui informali con alcuni partiti. Ed il 27 novembre nel direttivo allargato si farà la scelta sulla coalizione. Fuori gioco Südtiroler Freiheit, la lista di Wirth Anderlan e quella di Renate Holzeisen (Vita). Con gli altri si andrà avanti: il centrodestra italiano (FdI e Lega-Uniti) e poi Pd, Civica di Gennaccaro, Team K, Freiheitlichen e Verdi. L'opzione principale resta quella tra Svp (13), Fratelli d'Italia (2), Lega (1), Freiheitlichen (2) ed all'occorrenza Civica di Gennaccaro (1) e/o lista di Thomas Widmann (1), per consolidare la maggioranza. Possibile variante l'entrata del Team K (4) al posto dei Freiheitlichen. Poche speranze per i Verdi, voci di corridoio dentro la Svp, con gli ambientalisti che restano in partita soprattutto per dare fastidio a FdI-Lega ed alle loro ambizioni di un secondo assessore.

I numeri della giunta.

Fratelli d'Italia e Lega insistono per due assessori italiani. «Credo che anche con un ladino nell'esecutivo ci siano gli spazi per due assessori del gruppo italiano», sottolinea Marco Galateo (FdI). Stessa linea per Christian Bianchi (Lega-Uniti). «La legge elettorale provinciale è chiara», insiste Bianchi. Galateo, nella sua veste di vicepresidente pro-tempore del consiglio provinciale, intende «coinvolgere le scuole italiane in un percorso che porti ad evitare la disaffezione del gruppo italiano al voto per le elezioni provinciali». Per la Svp, con questa legge elettorale c'è posto per un solo italiano in una giunta ad 11 con un ladino. Così, anche nel parere richiesto all'Ufficio legale del consiglio provinciale. Se il ladino non ci fosse, allora i posti per gli italiani sarebbero 2. Ed al ladino (uno solo in consiglio) - recita la legge - può essere riconosciuta la presenza in giunta, non la si deve. Certo appare difficile che Arno Kompatscher faccia a meno del ladino Daniel Alfreider. Sull'argomento la situazione è di stallo ed i due partiti del centrodestra ancora ieri giuravano di non voler retrocedere. Una possibilità potrebbe essere quella di cambiare la legge elettorale provinciale, ma passerebbe almeno un anno e ci vorrebbe una maggioranza dei due terzi per evitare un possibile referendum.

La composizione della giunta.

In questo momento un esecutivo a 9 appare così la formula con più possibilità di riuscita nell'immediato. Ovvero una squadra composta da Svp, FdI, Lega e Freiheitlichen e che vedrebbe Arno Kompatscher alla presidenza, con 6 assessori Svp, (Hubert Messner, Philipp Achammer, Peter Brunner, Rosmarie Pamer, Daniel Alfreider e Waltraud Deeg). A cui aggiungere Marco Galateo per FdI (partito italiano più votato) e Ulli Mair (Freiheitlichen). Presidente del consiglio provinciale Sepp Noggler (Svp) e vicepresidente Christian Bianchi (Lega-Uniti). In questo quadro però ci sono da registrare le notevoli frizioni tra la stessa Mair e l'altro consigliere dei Freiheitlichen Andreas Leiter Reber, che renderebbero non sicura la maggioranza a 18, da puntellare con Angelo Gennaccaro e/o Thomas Widmann. Nel caso di variante con il Team K al posto dei Freiheitlichen, il primo porterebbe in dote 4 seggi con Maria Elisabeth Rieder a prendere il posto in giunta (come terza donna) di Ulli Mair. E la Rieder resterebbe in corsa per un posto in giunta anche nel caso la Svp scegliesse Pd (Sandro Repetto nell'esecutivo ed un percorso agevole per le Europee) e Civica (Angelo Gennaccaro alla vicepresidenza del consiglio) al posto del centrodestra italiano. Il Team K non ha chiuso con FdI, «anche se noi preferiremmo essere partner di Pd e Civica», chiude Paul Köllensperger.













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