MALTEMPO - NUOVO LUTTO

Segno, colpito dal fulmine, Denis Magnani muore quattro giorni dopo all'ospedale

Il 34enne era ricoverato in rianimazione da lunedì. La scarica lo aveva raggiunto mentre sistemava le tegole di un deposito di attrezzi, vicino a casa. E' la quinta vittima del maltempo in regione



SEGNO. E' spirato all'ospedale Denis Magnani, 34 anni di Segno, che da quattro giorni era ricoverato in rianimazione, in prognosi riservata, al Santa Chiara di Trento. E' la quinta vittima del maltempo in regione, la seconda in Trentino dopo la morte di Michela Ramponi, nella frana di Dimaro.

Lunedì, attorno alle 13, Denis Magnani si trovava nei campi nei pressi del bivio per la strada che porta a Dardine. Era impegnato a sistemare una piccola casetta di proprietà della sua famiglia, solitamente utilizzata come deposito per gli attrezzi.

Il giovane stava eseguendo i lavori insieme al padre. Magnani si trovava sul tetto, voleva sistemare delle tegole sconnesse, tentare di riparare quella copertura alla quale mancavano anche dei pezzi. Poteva entrare l’acqua, con la pioggia prevista, si doveva intervenire subito. Il padre si trovava sopra la scala, mentre il trentaquattrenne era sceso. C’era una porta che sbatteva, quindi il padre aveva chiesto di chiuderla.

È accaduto tutto in quel momento, pochi istanti. Denis Magnani aveva toccato la maniglia in ferro della porta quando era arrivato il fulmine. La scarica lo aveva colpito lateralmente, sulla spalla, attraversando il suo corpo e gettandolo a terra.

A chiamare immediatamente i soccorsi era stato il padre, volato a terra per soccorrere il figlio. Era stato il genitore a tentare le prime manovre, cercando di rianimare il figlio. In quel momento, lungo la strada, stava passando un automobilista che, sentendo gridare l’uomo, si è fermato.

I due passeggeri a bordo avevano offerto al padre di Denis la disponibilità piena ad essere utili, in qualche modo. I sanitari erano arrivati da terra.

Impossibile, date le condizioni del tempo, far alzare in volo l’elicottero. Il giovane era stato trasportato all’ospedale del capoluogo trentino, dove era stato ricoverato in condizioni subito apparse gravissime.













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