il processo

Strage di Lutago, i periti della difesa: "Lampeggio bus accecò Lechner"

Un altro consulente ha sostenuto che il tasso alcolemico dell'imputato, al momento dell'incidente, fosse inferiore a quello ipotizzato dalla Procura. La sentenza prevista il 29 novembre 



BOLZANO. Nuova udienza del processo nei confronti di Stefan Lechner, il 29enne di Chienes che, la notte tra il 4 e il 5 gennaio 2020, a Lutago, al volante della sua Audi Tt con un tasso alcolemico quattro volte superiore al limite consentito, investì un gruppo di ragazzi, uccidendone sette. È accusato di omicidio stradale, lesioni personali stradali gravi e guida in stato di ebbrezza. In caso di condanna, rischia fino a 18 anni (che scendono a 12 in ragione del rito abbreviato).

Oggi sono stati sentiti due consulenti della difesa. Roberto Rondinelli, medico legale di Padova, ha sostenuto che il lampeggio fatto dall'autista del pullman dal quale erano scesi i ragazzi in direzione di Lechner, lo avrebbe abbagliato e reso cieco per almeno un secondo.

L'altro consulente, Raffaele Giorgetti, professore dell'università Politecnica delle Marche, ha sostenuto che il tasso alcolemico dell'imputato, al momento dell'incidente, fosse inferiore a quello ipotizzato dalla Procura: il fatto che i due alcol test avessero dato, come valori, 1,97 e 2,09 grammi per litro, dimostrerebbe che Lechner si trovava ancora in fase di assorbimento.

L'udienza è stata rinviata al 29 novembre per la discussione, le richieste del pm e la sentenza.













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