Controlli

Studi dentistici: timori per i Nas. Su 296 ambulatori, solo 80 igienisti

Rampulla (Albo odontoiatri): «Siamo preoccupati dopo le irregolarità rilevate dai militari in due ambulatori». La carenza di personale è pesante. «La Claudiana sforna pochi igienisti, lo abbiamo fatto più volte presente all’Asl»


Valeria Frangipane


BOLZANO. In due studi dentistici bolzanini, titolari e assistenti alla poltrona sono stati denunciati dai carabinieri dei Nas di Trento - coordinati dalla procura della Repubblica di Bolzano - per esercizio abusivo della professione medica. I militari, dopo essere risaliti a data e orario delle singole visite, hanno accertato che gli assistenti alla poltrona effettuavano, senza averne la qualifica, trattamenti di igiene dentale, radiografie e limature dei denti. E adesso i controlli del Nucleo antisofisticazione vanno avanti e tra molti dentisti aumentano i timori.

Sono i numeri a parlare perché all'interno dei 296 ambulatori odontoiatrici che operano in provincia di Bolzano lavorano solo 80 igienisti dentali. Probabile dunque che i militari registrino altre irregolarità.

Ma come mai accade?

Salvatore Rampulla - presidente dell'Albo degli odontoiatri all'interno dell'Ordine dei medici - parla di un problema antico che si è cercato più volte di risolvere: «Conosciamo molto bene - purtroppo - i numeri degli studi e degli igienisti e sono sbilanciati. Posso dire che soffriamo una cronica carenza di personale palesata all'Asl. Ci è stato detto che avrebbero fatto il possibile, siamo in attesa di fatti concreti».

Rampulla informa che la Scuola provinciale superiore di Sanità Claudiana sforna pochi igienisti: «Quindici, sedici ogni due, tre anni... non bastano. Pochi mesi fa, insieme a Guido Singer, vicepresidente della Commissione e presidente provinciale Andi, abbiamo inviato una richiesta ufficiale all'allora direttore generale Asl, Florian Zerzer, nella quale abbiamo evidenziato la pesante e preoccupante carenza di personale, ci è stato risposto che avrebbero fatto "tutto il possibile"». Poi in Asl è successo quel che è successo. «Ricordo una volta di più che l'igiene orale può essere effettuata solo dall'odontoiatra o da igienisti regolarmente iscritti all'albo. Non capiamo il motivo di tanta resistenza ad attivare nuovi corsi visto che il fabbisogno è importante. Sappiamo che i docenti non mancano». L'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma organizza da tempo un corso di laurea in igiene dentale all'interno del polo universitario delle professioni sanitarie della Claudiana. La professione di igienista dentale o "dottore in igiene dentale" si sviluppa con formazione universitaria triennale attraverso un corso di laurea tutto svolto nella nostra provincia. Ogni due anni ne viene attivato uno per 15/20 studenti, a cui si può partecipare solo dopo aver superato il test di ammissione emanato dal ministero dell'Istruzione nell'ambito delle professioni medico-sanitarie.I laureati in Igiene dentale sono regolarmente iscritti ad un albo professionale. Dopo la laurea triennale ci sono altri scenari possibili per gli igienisti dentali: una laurea magistrale, un master e, successivamente, un dottorato di ricerca. Rampulla fa sapere che alcuni colleghi pensano in buona fede di rispettare la legge facendo frequentare corsi in Austria agli assistenti alla poltrona: «Ho inviato una circolare e ne invierò un'altra per ricordare che questi corsi abilitanti non sono riconosciuti in Italia, per cui l'assistente resta abusivo e nel caso di controllo dei Nas scatta la multa e la confisca degli strumenti. Si rischia in sintesi di perdere anche il "riunito". Invito a fare attenzione».

I militari dell'Arma ricordano che l'esercizio abusivo della professione sanitaria è sanzionato dall'articolo 348 del codice penale: «chiunque abusivamente esercita una professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da 10 mila a 50 mila euro».













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