provinciali 2023

Tra scissioni e nuove liste la politica altoatesina si prepara alle elezioni

Dopo la frammentazione a sinistra, Widmann spacca anche la Svp. Ma ci saranno anche La Civica, Rinascimento e tre liste vicine ai no vax



BOLZANO. Le elezioni provinciali in Alto Adige, in programma il 22 ottobre, saranno all'insegna della frammentazione. Mentre la sinistra lo conosce già, il fenomeno questa volta riguarda anche la Svp, la destra italiana e il mondo dei no vax. Alle ultime due elezioni provinciali del 2013 e del 2018, hanno partecipato 14 liste e di queste solo 9 hanno ottenuto seggi. Questa volta il numero di partiti è destinato a salire ulteriormente.

Proprio ieri sera l'ex assessore Svp Thomas Widmann ha rotto con il suo partito annunciando una sua lista. In consiglio provinciale cinque anni fa sono entrati Svp, Team K, Lega, Verdi, Pd, M5s, Fdi, Freiheitlichen e Südtiroler Freiheit. Durante questa legislatura sono nati, a causa di scissioni dal Team K, la lista Enzian di Josef Unterholzner e Perspektive für Südtirol di Peter Faistnauer, mentre Forza Italia è tornata a essere presente in consiglio grazie all'uscita di Carlo Vettori dalla Lega. A queste liste si aggiungono le matricole, come appunto quella di Widmann (Für Südtirol) che pescherà consensi soprattutto nel mondo economico e tra gli "scontenti della Svp", come li ha definiti lui stesso.

Nel centro 'italiano' si presenterà anche La Civica. Deve ancora essere formalizzata un'eventuale candidatura del movimento di Vittorio Sgarbi, Rinascimento, in forma di 'bicicletta' eventualmente con Forza Italia. Sono invece ben tre le liste che strizzano l'occhio ai no vax, che sono molto radicati in Alto Adige. Oltre a Unterholzner con Enzian, si presentano infatti anche l'ex comandante degli Schützen sudtirolesi Jürgen Wirth Anderlan con la sua lista Jwa e l'avvocata Renate Holzeisen con Vita.













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