La decisione

Trasporto scolastico in Alto Adige: la Tundo (era prima) è stata esclusa

Ora si procederà alla valutazione dei requisiti dei secondi classificati, Ksm per tre lotti e Sad per un lotto,



BOLZANO. La Ripartizione Mobilità della Provincia di Bolzano comunica che i controlli tecnici per l'aggiudicazione del contratto d'appalto per il servizio di trasporto scolastico speciale fino al 2023 alla società Tundo, prima classificata nella gara per i servizi scolastici, sono stati completati.

L'aggiudicazione del contratto d'appalto alla società Tundo è stata revocata a causa di gravi inadempimenti ed errori professionali nell'esecuzione di altri servizi di trasporto ed è stata disposta l'esclusione della società dalla procedura di aggiudicazione dei servizi di trasporto scolastico.

La legge, viene spiegato, prevede che l'Amministrazione debba escludere gli operatori economici che abbiano dimostrato significative o persistenti carenze nell' esecuzione di un precedente contratto di appalto o di concessione che ne hanno causato la risoluzione per inadempimento ovvero la condanna al risarcimento del danno o altre sanzioni comparabili.

"L'Amministrazione, a tutela dei cittadini, ha scelto la via del rispetto rigoroso della legge e della qualità - spiega l'assessore Daniel Alfreider - e questo deve valere per tutti, in ogni gara, per ogni irregolarità".

I servizi di trasporto scolastico sono un servizio "particolarmente importante, perché garantiscono il trasporto degli alunni e bambini a scuola e poi di nuovo a casa - ecco perché l'affidabilità e la professionalità dei partner è di grande importanza", così Alfreider. Ora, come previsto dalla legge, per aggiudicare i servizi di trasporto scolastico si procederà alla valutazione dei requisiti dei secondi classificati, Ksm per tre lotti e Sad per un lotto, si legge in una nota della Provincia.













Altre notizie

l’editoriale

L’Alto Adige di oggi e di domani

Il nuovo direttore del quotidiano "Alto Adige" saluta i lettori con questo intervento, oggi pubblicato in prima pagina (foto DLife)


di Mirco Marchiodi

Attualità