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Università di Bolzano, lezioni in presenza per le matricole e la seconda rata dimezzata

Nei tre campus di Bolzano, Bressanone e Brunico. La decisione assunta dal Consiglio dell’Università (nella foto Ulrike Tappeiner, Paolo Lugli, Günther Mathà)



BOLZANO. Con l’inizio del semestre invernale in ottobre, tutti gli studenti neo-iscritti a unibz potranno frequentare le lezioni nei tre campus di Bolzano, Bressanone e Brunico. Questa è stata la decisione assunta ieri dal Consiglio dell’Università. A tutti gli altri studenti sarà offerta una forma mista di insegnamento in classe e online.

Inoltre, le aule dell’ateneo saranno dotate delle più moderne tecnologie per garantire le situazioni didattiche più sicure ed efficaci. “Per i nostri studenti, questa decisione era molto importante. Nei prossimi mesi chi viene da fuori avrà bisogno di programmare l’arrivo qui in Alto Adige e quindi abbiamo voluto fare chiarezza”, sottolinea la presidente dell’università, prof.ssa Ulrike Tappeiner, “naturalmente, in autunno osserveremo con attenzione gli sviluppi della situazione epidemiologica”.

Nella riunione di ieri il Consiglio dell’Università ha inoltre deciso, in segno di solidarietà verso studenti e le loro famiglie, di dimezzare la seconda rata di 600 euro e quindi di rinunciare a 300 euro per tutti gli studenti delle lauree triennali e magistrali. La scadenza della seconda rata è il 31 marzo 2021.

”Come Libera Università di Bolzano siamo tenuti, in base agli accordi con la Giunta provinciale, a cofinanziare i nostri corsi di studio attraverso le tasse universitarie ma anche per mezzo di fondi terzi”, sottolinea la presidente, prof.ssa Ulrike Tappeiner, “In questo momento difficile, però, vorremmo anche dare un contributo per permettere ai nostri studenti e ai giovani che stanno per prendere la decisione di studiare nella nostra università una formazione che assicuri loro un futuro”.

“Molte famiglie hanno subito gravi perdite finanziarie a causa della crisi legata al coronavirus. Con la nostra iniziativa, vogliamo aiutare i giovani a investire nel loro futuro con una formazione universitaria”, sostiene il rettore, prof. Paolo Lugli.

“Consideriamo questa iniziativa come una misura aggiuntiva di sostegno dell’istruzione universitaria “, aggiunge il direttore generale, Günther Mathà, “la crisi del covid-19 ha provocato un diffuso calo del reddito per molte categorie professionali e noi, come comunità universitaria, vogliamo fare ciò che è in nostro potere per aiutare gli studenti e le loro famiglie in un momento di difficoltà”.

In allegato, un’immagine dei vertici di unibz (Ulrike Tappeiner, Pao













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