Urzì: «Della strage di malga Sasso rimane il dolore»
Il 9 settembre 1966 tre secessionisti tirolesi fecero saltare in aria una caserma della Guardia di Finanza. Morirono 3 finanzieri
BOLZANO. «Il 9 settembre 1966 tre secessionisti tirolesi compirono un vero e proprio eccidio: fecero saltare in aria una caserma della Guardia di Finanza. In seguito all'attentato persero la vita tre finanzieri. Oggi, a distanza di cinquantasette anni da quel triste e buio periodo, rimane soprattutto il dolore per l'inutilità della folle sfida lanciata dai secessionisti contro le istituzioni repubblicane e l'unità d'Italia». Così in una nota l'Onorevole Alessandro Urzì, capogruppo di Fratelli d'Italia in Commissione Affari Costituzionali alla Camera dei Deputati e coordinatore del Trentino Alto Adige per FdI.
«L'Alto Adige divenne un campo di battaglia per una guerra civile che costò complessivamente la vita a ventidue persone, oltre alla distruzione di innumerevoli edifici, conseguenza degli oltre cinquecento attentati. Non dimenticheremo mai il sangue italiano versato per la follia di pochi», conclude la nota.