Laces. Prende il via il progetto “Pascolo per le api di monte Sole”, presentato nell’ambito della recente Festa dell’albero. Un “pascolo per le api” è un habitat che rappresenta un’importante fonte di cibo, di nettare e di polline per api e altri insetti, in periodi vegetativi specifici. Quello di monte Sole è un progetto pilota per la creazione di margini del bosco a misura di api, nato dalla collaborazione tra diversi partner: la Provincia, l’Ispettorato forestale di Silandro, il Vip (l’associazione delle cooperative ortofrutticole della val Venosta), l’amministrazione separata dei beni di uso civico della frazione di Laces e l’associazione degli apicoltori del paese.

L’obiettivo è di mettere a dimora diverse piante mellifere ai margini del bosco del monte Sole, nel territorio comunale di Laces, considerando sia le esigenze degli apicoltori sia quelle dei melicoltori nei dintorni. «In Val Venosta, durante la fioritura dei meli, abbiamo circa 5 mila colonie di api che garantiscono l’impollinazione dei fiori – spiega Peter Tscholl, dell’associazione degli apicoltori –. Ciò corrisponde a una colonia di api ogni ettaro. Dopo la fioritura l’offerta di nettare e polline diminuisce rapidamente e il bosco non offre cibo a sufficienza. Dopo la fioritura per i melicoltori è inoltre necessario ricorrere all’uso di pesticidi, indipendentemente dal metodo di produzione».

Per questo motivo sul monte Sole si è pensato a un pascolo per api dove possano trovare il nutrimento necessario per poter affrontare il periodo compreso tra la fioritura dei meli e il trasferimento delle colonie ad altitudini più elevate. Vip, associazione già attiva nel sostegno degli apicoltori locali con progetti per l’allevamento di api regine e per l’esercizio del nomadismo, contribuirà alle spese di realizzazione della piantagione e di manutenzione del pascolo. «Per creare un pascolo per le api sul siccitoso monte Sole è fondamentale scegliere piante idonee, per essere sicuri che si mantengano», spiega Georg Pircher, dirigente dell’Ispettorato forestale di Silandro. Si punta a scegliere piante ideali sia per le api sia per il clima, quindi soprattutto specie autoctone che non necessitino di molta acqua. Non mancheranno piante a fiore. Gli agenti dell’Ispettorato si occuperanno nei prossimi anni del trapianto di arbusti e alberi, nonché di cura e risemina.