Ai vertici della solidarietà Daziale a capo del «Club 41»
L’impegno. L’imprenditore meranese alla guida delle 39 affiliate nazionali dell’associazione Assieme all’Ana ha inaugurato il nuovo centro polifunzionale di Arquata, devastata dal terremoto
Merano. È meranese il presidente nazionale di uno dei sodalizi più impegnati nella solidarietà. È Riccardo Daziale, imprenditore, a capo del Club 41 Italia. Assieme ai rappresentanti dell’Ana - l’associazione Alpini - nei giorni scorsi ad Arquata del Tronto ha tagliato il nastro del nuovo centro di aggregazione del paese devastato dal sisma di tre anni fa.
Impegno e valigie.
«È stato uno dei momenti più significativi della mia presidenza», afferma Daziale. Dopo cinque anni all’interno del comitato nazionale, ne è divenuto presidente. «Un’esperienza che mi riempie di orgoglio e che allo stesso tempo è parecchio impegnativa», confessa Daziale. «In questo momento (ieri mattina per chi legge) mi sto preparando per partire per Bruxelles, dove davanti all’assemblea generale dell’associazione presenterò un progetto per un centro per l’infanzia in Sudafrica».
Il Club 41 è la naturale prosecuzione delle Round Table, e raccoglie i soci che dopo il quarantesimo anno decidono di dare uno sviluppo all’impegno filantropico. «La valigia quest’anno è perennemente pronta - continua Daziale - per un perpetuo tour fra i 39 club italiani e gli altri incontri, nazionali e internazionali». Il passaggio di testimone al successivo presidente si terrà a proprio a Merano, al Kursaal, in un meeting programmato per l’8-9 maggio.
Partnership.
Ad Arquata, nel Piceno, l’inaugurazione del nuovo centro polifunzionale ha raddensato la speranza della rinascita di un territorio martoriato. I fondi sono stati raccolti dall’Associazione nazionale Alpini e dai club 41 Italia, Round Table Italia, Ladies Circle Italia e Agora Italia, uniti nel “Four Club One Vision”.
La partnership fra sodalizi ha messo a disposizione del progetto i proventi della raccolta fondi iniziata nel 2017 nei club locali dell’intero territorio nazionale e nelle rispettive filiali estere. Complessivamente è stata raggiunta la somma di 550 mila euro. Con questa è stato possibile realizzare una struttura di circa 250 metri quadrati, costruita con prefabbricati in legno di elevata qualità, ecosostenibile, e rispondente a tutti i criteri antisismici più severi, che avrà anche la finalità di fungere da punto di raccolta per la popolazione nell’eventualità di altri eventi calamitosi.
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