Albero sui tavoli del bar: 2 feriti gravi 

Una tromba d’aria. Metà tronco ha travolto una mamma che stava passeggiando vicino all’esercizio pubblico con il figlio di due anni e mezzo Sul posto il Pelikan che ha trasportato d’urgenza il piccolo al San Maurizio per un trauma cranico. È stato colpito dai rami del pino, alto 20 metri



Merano. Una tromba d’aria ha lasciato una scia di feriti e danni ieri pomeriggio in città. Drammatico l’episodio al caffè Darling, sulla passeggiata d’Inverno, nelle immediate vicinanze del ponte della Posta, dove un monumentale pino d’Aleppo - alto una ventina di metri - si è spezzato in due. La chioma ha travolto diversi tavolini del bar e i passanti: feriti in modo serio un bambino di due anni e mezzo circa e la mamma, una turista germanica di ventiquattro anni. Con loro c’era anche la nonna, rimasta illesa. Assistito anche a un altro bambino, scioccato per avere assistito all’evento, e leggere medicazioni per un’altra persona che si è ferita con i rami durante i soccorsi nell’immediatezza.

Il racconto del gestore.

Verso le 17 il cielo sopra la città si era fatto plumbeo e preannunciava un temporale poi non esploso. Qualche fulmine e il vento che ingrossava. Poi la tromba d’aria. «Si capiva che stava arrivando un temporale, e abbiamo cominciato a chiudere gli ombrelloni e sgombrare i tavolini sul lato lungo il fiume, spostando anche le persone» racconta Ossi Trojer, titolare del locale. L’albero si è abbattuto sul tendone grande, davanti al locale, e sul passaggio pubblico fra le file dei tavolini. «Le folate si facevano sempre più forti e stavo tenendo due ombrelloni temendo che il vento li portasse via. Ha un certo punto è venuta giù la pianta. Mi sono tuffato fra due tavolini, che mi hanno riparato dalla chioma». Nella sua caduta, l’albero ha travolto una madre che passava con il figlio sul passeggino. Con loro c’era anche la nonna del piccolo, rimasta illesa.

Il Pelikan su ponte della Posta.

La macchina dei soccorsi si è mossa massicciamente. Sul posto si sono portate due ambulanze, della Croce rossa e della bianca. Constata la gravità della situazione, da Bolzano è stato fatto alzare in volo il Pelikan 1.

Per consentire i soccorsi sono stati chiamati i vigili del fuoco che sono dovuti intervenire con la motosega per farsi strada nella selva di rami. Nel frattempo gli agenti della polizia municipale - che hanno immediatamente informato anche la Procura - recintavano l’area, operazione necessaria per allontanare i curiosi e bloccare il traffico sul ponte per permettere l’atterraggio, di lì a pochi minuti, dell’elicottero.

Dopo le prime cure sul posto la giovane donna, che oltre alle ferite ha dovuto affrontare il tremendo shock, è stata trasferita prima al Tappeiner. Le è stata riscontrata la frattura di due vertebre, diagnosi in base alla quale è stato disposto il trasporto all’ospedale di Bolzano. Dove ha raggiunto il figlioletto, che ci era arrivato in volo. Il piccolo ha subito un trauma cranico comatoso e un trauma toracico. Ieri sera non versava in pericolo di vita imminente, ma il quadro clinico molto complicato ne ha imposto un monitoraggio approfondito costante.

Altri danni.

La tromba d’aria ha originato danni anche in altre zone della città. Nella sua corsa è transitata per porta Passiria, dove una pianta è stata spezzata in due e un altro grande albero si è piegato devastando la tettoia del ristorante Al Boia fermando la sua caduta sulla facciata dell’edificio. Piante sradicate sulla Gilf, ieri sera chiusa per sicurezza, e tanti rami spezzati. Dopo la città vecchia e la zona del Darling, il vortice d’aria si è diretto verso Maia Alta prima di esaurire la sua spinta. SIM

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