Ambientalisti al Tar: «Stop impianti a Solda» 

Ricorso di dodici associazioni che impugnano il via libera della giunta provinciale: «Impatti elevati sulla fauna selvatica a rischio e sugli habitat alpini di pregio» 



PARCO DELLO STELVIO. Dodici associazioni ambientaliste (Club Alpino Italiano - Cai Regione Lombardia, Cai Alto Adige, Alpenverein Südtirol, Fai, Federazione Pro Natura, Dachverband - Federazione Protezionisti Sudtirolesi, Italia Nostra, Legambiente, Lipu, Mountain Wilderness, Touring Club Italiano – Tci, Wwf) ricorrono al Tar contro la delibera di giunta della Provincia di Bolzano che dava il via all’iter autorizzativo per realizzare un nuovo impianto di risalita di 1310 metri di lunghezza e una nuova pista a Solda, in un’area di 4,47 ettari nel Comune di Stelvio, nel Parco nazionale dello Stelvio, a completamento del carosello sciistico Ortler-Ronda tramite la realizzazione di impianti, che avranno una portata di 550 persone all’ora, “in spregio - dicono gli ambientalisti - agli impegni assunti (Intesa dell’11 febbraio 2015 e Linee Guida del 19 gennaio 2017) con la Regione Lombardia, la provincia di Trento e il Ministero dell’ambiente e alla normativa vigente (D.lgs. 14/2016)”.

“La delibera della giunta provinciale di Bolzano - aggiungono gli ambientalisti - non tiene conto del dovere di tutela degli alti valori naturalistici dei siti Natura 2000 Ortler Madatschspitze e Ulten Sulden, tutelati dall’Europa e caratterizzati dalla presenza di 6 differenti habitat, 8 specie faunistiche, elencate nella Lista Rossa dell’Alto Adige delle specie minacciate e di aree di importanza paesaggistica e naturalistica, dove si riproduce la pernice bianca e si registra la presenza dell’aquila reale e del gipeto)”.

Sei i motivi alla base del ricorso. Eccoli elencati dagli ambientalisti: “1. violazione del Decreto legislativo 14/2016 che impone e garantisce la configurazione e la governance unitaria del Parco Nazionale dello Stelvio, che permettano nuove infrastrutturazioni “leggere” e solo se legate al miglioramento della mobilità;

2. violazione della Convenzione delle Alpi e dei Protocolli attuativi sulla Protezione della natura e la tutela del paesaggio e sul Turismo;

3. violazione della direttiva comunitaria sulla Valutazione ambientale strategica (Vas), perché l’intervento previsto obbligava a una procedura Vas al fine di una valutazione di tutti gli impatti ambientali;

4. violazione delle direttive comunitarie Habitat e Uccelli perché i nuovi impianti verrebbero realizzati a ridosso di aree di pregio tutelate dall’Europa “Ortler Madatschspitze” (distante soli 100 metri) e “Ulten Sulden” (distante soli 77 metri) con impatti elevati sulla fauna selvatica a rischio (pernice, aquila reale, gipeto) e sugli habitat alpini di pregio paesaggistico e naturalistico (come le conifere e la rara sassifraga);

5. violazione del “principio di precauzione” esplicitamente previsto dal Codice dell’Ambiente che obbliga tra l’altro gli enti pubblici a un’adeguata azione nel rispetto dei principi di precauzione, dell’azione preventiva, della correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati all’ambiente;

6. violazione del diritto di partecipazione al procedimento ambientale promosso dalla Pubblica amministrazione stabilito dalla Convenzione Aarhus, recepita nel nostro ordinamento, in quanto la pubblicazione degli atti istruttori e dei pareri è avvenuta in sola lingua tedesca.

Le associazioni manterranno costante la loro attenzione al progetto e auspicano che i prossimi passaggi portino a una revisione dello stesso”.













Altre notizie

l’editoriale

L’Alto Adige di oggi e di domani

Il nuovo direttore del quotidiano "Alto Adige" saluta i lettori con questo intervento, oggi pubblicato in prima pagina (foto DLife)


di Mirco Marchiodi
Gli interventi

Svp, l’ex Obmann Achammer: «È stato un onore. Il partito è un esempio di raccolta»

Achammer: «La Svp è nata dalla resistenza. Per questo dobbiamo prendere parola quando un consigliere dice che politici dovrebbero essere mandati a lavorare in miniera. È vergognoso che queste parole vengano applaudite» riferendosi a quanto detto da Jürgen Wirth Anderlan

TAJANI Il vicepremier: «Con Steger la collaborazione sarà ottima» 
DORFMANN «Con il nazionalismo non si va da nessuna parte»

Attualità