Circle al lavoro per la scuola minacciata dai guerriglieri 

Progetti benefici. L’associazione sta costruendo un muro di cinta per un istituto camerunense Tra le iniziative in corso, il sostegno alle famiglie vittime del terremoto del 2016 in Ecuador



Merano. Diversi progetti sostenuti dall’associazione meranese Circle e approvati dalla Provincia tra lo scorso maggio e lo scorso agosto sono in fase di realizzazione. Anche se, rispetto alla norma, si registra qualche ritardo dovuto all’incidenza della pandemia, i lavori proseguono dappertutto più o meno regolarmente. Tra le opere in realizzazione c’è il muro di cinta di una scuola camerunense, lavoro di particolare rilievo perché l’istituto è stato più volte assaltato da gruppi di guerriglieri armati.

C’è la costruzione di un dormitorio per la scuola secondaria femminile St. Bakhita di Ebusiratsi/Luanda (nel Kenya occidentale). A questa scuola Circle è profondamente affezionata, perché è quella per la quale ha realizzato il suo primissimo progetto nel 2015. Una volta terminati i nuovi dormitori ospiteranno fino a 500 studentesse. Proseguono poi l’avviamento e lo sviluppo di una scuola di formazione professionale e di prima alfabetizzazione con integrato programma rotativo di microcredito a favore di 45 vedove Maasai del villaggio di Moshono/Arusha (in Tanzania). Tutte le attività sono iniziate regolarmente anche se, in questo periodo, c’è qualche difficoltà dovuta al diffondersi del virus nella zona.

Prosegue intanto la costruzione di un muro di recinzione per la Regina Coeli High School di Tombel, in Camerun. Anche se può sembrare un intervento sui generis in realtà la costruzione del muro è indispensabile alla sopravvivenza stessa della struttura. La scuola, infatti, si trova vicino alle zone di guerra ed è stata diverse volte oggetto di incursioni da parte di gruppi di uomini armati che hanno terrorizzato studenti e docenti. A causa di questi avvenimenti moltissimi studenti hanno smesso di andare a scuola.

Avanza anche la ristrutturazione dell’edificio, con l’acquisto di mobili e di materiali didattici, del centro di accoglienza per bambini di strada Camm (Centro de Atendimento a Meninos e Meninas) di Recife (in Brasile). Le attività procedono: sono già iniziati i lavori di ristrutturazione e sono stati eseguiti i primi acquisti.

Ci sono inoltre l’acquisto e la realizzazione di otto case a favore delle famiglie contadine delle zone rurali della provincia di Manabì (nell’Ecuador nord-occidentale), che hanno perso le loro abitazioni in seguito al terremoto del 16 aprile 2016. Per conto dell’Ufficio missionario della Diocesi di Bolzano e Bressanone Circle sta inoltre coordinando altri dodici progetti, approvati sempre dalla Regione Trentino Alto Adige e dalla Provincia di Bolzano, in Kenya, in Tanzania, in Uganda, nella Repubblica Democratica del Congo, in Camerun, in Etiopia e in Ecuador . E.D.













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