Il ritorno alla letteratura tiene a galla le librerie 

Uscire dalla crisi. Titoli per bambini e ragazzi, classici, autori locali e gialli hanno retto il colpo Sono aumentate le vendite online, ma pure gli italiani che acquistano volumi in tedesco e viceversa


Jimmy Milanese


Merano. In un 2020 drammatico per via delle sofferenze causate dalla pandemia da Covid-19 e nel quale l’economia meranese ha fortemente risentito della drastica contrazione del turismo, il comparto dei libri è riuscito a reggere grazie al contributo dei cittadini che sembra siano tornati a leggere. Questo emerge dopo una indagine all’interno delle tre librerie meranesi – Athesia, Alte Mühle e Nicli- le quali, seppur in modo diverso, hanno reagito alla complessa situazione, registrando alcune novità in tema di propensione dei cittadini alla lettura.

«Per quanto ci riguarda il 2020 è andato sicuramente meglio di quello che pensassi, anche se i colleghi delle grandi catene italiane lamentano una diminuzione significativa del fatturato», spiega Martin Alber, responsabile della sezione italiana della libreria Alte Mühle. «Personalmente ho effettuato consegne a domicilio nei periodi di lockdown e devo dire che le persone ringraziavano, riconoscevano il valore di quel tipo di servizio. Aggiungo che rispetto al lettore di madrelingua tedesca già abituato, è il lettore italiano ad avere iniziato ad entrare più in confidenza con modalità di vendita online», spiega Alber, il quale però lamenta il peso dell’assenza dei turisti, soprattutto sulla vendita di libri per bambini nel periodo natalizio.

Discorso ripreso da Gebhard Stuefer, responsabile del punto vendita Athesia in città. «Merano è una località apprezzata dai turisti dell’area germanofona che proprio nel corso del 2020 sono mancati all’economia cittadina, incidendo anche sul volume delle vendite per una libreria come la nostra, capace di proporre una vasta scelta di titoli per il mondo tedesco», spiega Stuefer. Questo, nonostante il lockdown vero e proprio per le librerie sia durato poche settimane, aggiunge Stuefer, il quale conferma quanto il sottocomparto della editoria per ragazzi abbia retto il settore nel corso di tutto il 2020.

«Le persone nel 2020 hanno sicuramente letto di più e, nonostante le difficoltà economiche, un buon libro non se lo sono fatto mancare», spiega Manfredo Nicli della libreria che in via Mainardo è ormai da ottant’anni presente in città. «Le vendite hanno retto, tutto sommato, salvo un leggerissimo calo per quel che ci riguarda. Vista la nostra propensione ad essere dei consulenti di lettura, abbiamo scelto di non puntare sulla vendita online, salvo la possibilità di ordinazioni via mail o sms», aggiunge Nicli.

Altro discorso è relativo agli effetti dei vari lockdown sulle preferenze di lettura dei meranesi tra i vari generi letterari. E qui le sorprese non sono poche. «Ho notato un importante aumento nella richiesta di classici della letteratura, proprio perché le persone hanno avuto più tempo da dedicare a qualcosa di impegnativo, anche se non sono mancate attenzioni verso autori locali o verso il giallo, genere letterario che va per la maggiore», spiega Alber. «Se un titolo è forte, viene generalmente acquistato. Devo dire che nel 2020 ma in generale negli ultimi anni ho notato un fenomeno interessante, vale a dire l’aumento di persone di un gruppo linguistico che acquista titoli scritti nell’altra lingua», sottolinea Stuefer di Athesia. Una considerazione condivisa da Alber, il quale spiega come un grande successo del 2020, “Resto qui” di Marco Balzano, ambientato in Alto Adige durante il ventennio fascista, sia stato acquistato da moltissimi lettori di madrelingua tedesca, ma solo dopo la sua traduzione dall’italiano. «Proponiamo solo libri scritti in italiano ma devo dire che moltissimi cittadini di madrelingua tedesca da noi acquistano letteratura italiana, magari per fini didattici», chiosa Nicli, confermando la forte attrattiva esercitata da alcuni autori locali dei quali parliamo a parte.

Insomma, in attesa delle classiche novità in arrivo per le prime settimane del 2021 e della imminente apertura della biblioteca civica, la voce di chi in città vende libri sembra raccontare di un meranese che ha ripreso a leggere anche titoli più impegnativi e di ragazzi che tra computer e smartphone hanno inserito qualche libro in più.

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