In piazza Vittorio Veneto il nodo restano le auto 

Un nuovo incontro con i residenti per definire il futuro del cuore di Sinigo Si dovrà trovare un compromesso fra numero di parcheggi e superficie pedonale


di Simone Facchini


MERANO. La proporzione fra suolo destinato ai parcheggi e superficie pedonale rimane la variabile che determinerà l’aspetto futuro di piazza Vittorio Veneto. Il processo partecipativo voluto e promosso dall’amministrazione comunale, assessore all’urbanistica Madeleine Rohrer in testa, per disegnare il futuro del cuore di Sinigo non è ancora giunto a maturazione dopo nove mesi dall’avvio e si dovrà attendere ancora per trovare la quadre e affidare l’incarico ai progettisti. Il 23 ottobre si terrà un nuovo confronto pubblico. «Ne vale la pena – afferma Rohrer – perché in questo modo le persone potranno identificarsi con il posto in cui vivono. Certo, servono fiducia reciproca e più tempo rispetto alle procedure ordinarie».

Quattro incontri con la popolazione, moderati dall’agenzia blufink, non sono dunque bastati per trovare un punto d’incontro. I residenti hanno colto l’occasione per sollecitare l’amministrazione a farsi carico di due questioni: la prima riguardante le apprensioni sulla falda, la seconda l’invasiva chioma degli alberi. Per entrambe una risposta è arrivata: il geologo Ambrogio Dessì sta monitorando l’acqua nel sottosuolo («Anche in questo caso con il contributo attivo dei residenti», evidenzia l’assessore) per preparare un report, mentre il 27 e il 28 settembre la Giardineria municipale poterà le piante.

Dagli incontri e dai successivi esami dei tecnici sono scaturite le tre varianti presentate nell’assemblea più recente dove sono state sottoposte alla valutazione dei residenti. Questi hanno bocciato la variante A, quella che contemplava il maggior sacrificio di posti auto a favore dell’area pedonale. Le varianti B e C hanno invece riscontrato consensi e dissensi in misura equiparabile. La prima prevede 14 posti auto, di cui 12 disposti in asse lungo tutto il lato sud con un percorso carrabile e un percorso pedonale in adiacenza agli edifici di 4,30 metri. Altri due posti auto per persone con disabilità sono ricavati vicino alla farmacia sul lato nord est. L'area pedonale corrisponde a circa 2.200 m², mentre la superficie dedicata al passaggio e al parcheggio delle automobili corrisponde a circa a 660 metri quadri. La piazza rimane prevalentemente pedonale, le automobili restano in secondo piano e il loro impatto visivo sarebbe mitigato dalle alberature.

Nella variante C i posti auto diventano 33, disposti centralmente in asse con la chiesa. I percorsi pedonali corrono sui lati, lungo gli edifici, per una larghezza complessiva di circa 12 metri comprendendo anche gli alberi. Rimane un'area pedonale anche davanti alla chiesa. In questa ipotesi la zona pedonale corrisponde a 2.000 m², quella carrabile a 830 m² . Le automobili risultano al centro dell'attenzione e caratterizzano il luogo da ogni angolo di visuale.

Nel discorso si intromette un’opportunità sulla collocazione dei parcheggi: l’assessore comunale al patrimonio Nerio Zaccaria sta trattando con Laimburg il cuneo fra via Cesare Battisti e via Damiano Chiesa a nord della piazza, che potrebbe diventare posteggio.

«Trovare una via di mezzo fra le bozze B e C sembra possibile - ha spiegato Katherina Longariva del team di moderazione blufink - ragione per la quale l'amministrazione ha ritenuto di invitare a un nuovo in incontro la cittadinanza di Sinigo». Il 23 ottobre si tratterà di trovare un compromesso e si entrerà anche in dettagli quali illuminazione e pavimentazione. Per dicembre, a un anno dall’avvio, l’iter partecipativo giungerà al termine.













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