In val Passiria il calcio festeggia mezzo secolo 

La rimpatriata. Nata nel 1969, la squadra si è ritrovata in un’atmosfera di solidarietà sportiva Tanti i carabinieri e i finanzieri che sul campo si mettevano in gioco coi ragazzi del posto



San leonardo in passiria. È cominciato tutto nel 1969. E da quel primo campionato a Sinigo alla festa di rendez-vous sono passati cinquant’anni. Mezzo secolo a rincorrere il pallone, ma soprattutto mezzo secolo a radunare 6 mila giocatori di svariate generazioni intorno a una tra le più forti passioni italiane, il calcio. Così è nata e vive ancora oggi la famiglia del Val Passiria, che si è riunita di recente per ricordare le tante avventure passate e per guardare al futuro col sentimento di amicizia di un tempo.

A raccontare la storia del Val Passiria – oggi sezione dello Sportclub della valle – è Nando Maria Bottacini, che nel 1969 insieme ad Anton Haller diede impulso alla squadra. «Il primo campo lo realizzammo noi, nel 1970, a San Martino. Fu un grande merito del sindaco Auer. Poi ci trasferimmo a San Leonardo, in un campo della polisportiva locale. Eravamo una squadra giovane, gli altri erano più forti perché esistevano da più tempo. Ma noi ce la mettevamo tutta».

Scorrendo le fotografie storiche si notano parecchi nomi italiani, diradatisi nei decenni. «A darci il loro apporto – prosegue l’ex giocatore e poi anche allenatore – c’erano carabinieri e finanzieri. Venivano nelle caserme della val Passiria sei, sette mesi, e si allenavano con noi. Alcuni sono anche venuti al grande ritrovo che abbiamo organizzato a San Leonardo». Già, perché in tanti anni l’affetto per la squadra non è venuto meno: «Una festa pervasa da un grande senso di cameratismo, anche nel ricordo dei nostri vecchi compagni che ora non ci sono più, col sindaco e la banda comunale, in un’atmosfera di solidarietà sportiva. Adesso non resta che darci l’arrivederci alla prossima rimpatriata».













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