Ladri nei meleti del Burgraviato: sradicate decine di piantine

Merano. Ormai da millenni si aspettano con pazienza i primi tepori primaverili per ammirare con orgoglio e speranza i frutti del duro lavoro nei campi, le piantine di melo destinate a sfamare intere...



Merano. Ormai da millenni si aspettano con pazienza i primi tepori primaverili per ammirare con orgoglio e speranza i frutti del duro lavoro nei campi, le piantine di melo destinate a sfamare intere famiglie. Ma non sempre la fiduciosa attesa degli agricoltori è ripagata dallo spettacolo dei filari uniformi, il pattern distintivo del Burgraviato come della Bassa Atesina o della val di Non.

Mentre i furti nelle abitazioni hanno subito la morsa della clausura forzata, nel Meranese e nei paesi limitrofi i contadini stanno assistendo con enorme delusione a una razzia di meli.

Negli ultimi giorni diversi di loro hanno scoperto – una volta raggiunti i campi alle prime luci del mattino – che alcune piantine messe a dimora poco tempo prima erano state rimosse dal terreno.

Tra i dieci e i venti meli, in genere, la refurtiva dei misteriosi ladri: un bottino piuttosto importante per loro, un danno tutto sommato modesto – per lo meno dal punto di vista dell’investimento economico – per i contadini.

Il danno però lievita se si considera che asportando piantine i malfattori hanno vanificato il lavoro già svolto, lavoro che segue tempi precisi, dettati solo dalla natura.













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