Oswald Zuegg a Lana: «Eravamo una famiglia» 

L’amarcord. L’imprenditore alla mostra che rievoca l’abbandono dello stabilimento «All’epoca c’era grande senso di appartenenza. La fabbrica veniva chiamata “Zuegghütte”»


Ezio Danieli


Lana. Oswald Zuegg, a sorpresa - peraltro gradita - è intervenuto l'altra sera all'inaugurazione nella zona pedonale Gries a Lana della mostra fotografica allestita in occasione dell'anniversario dei 25 anni dell'ultimo vasetto di marmellata uscito dallo stabilimento Zuegg di Lana. Per ricordare un fatto storico per tutta la comunità di Lana, che ha visto passare per questa fabbrica Zuegg un paio di generazioni di lavoratori, è stata allestita una mostra fotografica in cui sono ritratti i dipendenti durante il loro lavoro.

Molte di queste persone hanno preso parte al "vernissage" e alcune non hanno nascosto l'emozione di trovarsi al cospetto di Oswald Zuegg che è stato abbracciato in segno di amicizia e riconoscenza. «Non potevo certo mancare in questa occasione. Sono molto legato ai miei ex dipendenti che hanno confermato un segno di attaccamento a quella che per tanti anni è stata la loro azienda. C'era in quei tempi un senso di appartenenza alla Zuegg. Ci si voleva bene reciprocamente. Era come una grande famiglia. Non a caso la ditta veniva chiamata Zuegghütte».

Il trasferimento.

Oswald Zuegg, commosso per aver incontrato gli ex dipendenti, ha voluto ricordare anche la decisione di chiudere a Lana la fabbrica. «Era il 1994 e stavamo già ragionando per dare un respiro internazionale all'azienda. Già c'era un punto logistico a Verona e lì abbiamo scelto di trasferirci. Siamo vicini all'aeroporto e ciò favorisce il nostro lavoro soprattutto per quanto riguarda il mercato estero. A Lana comunque resto legato in maniera profonda. Come legato sono a queste persone intervenute per una mostra fotografica che hanno meritato».

La mostra, che presenta una serie di ritratti dei lavoratori impegnati nelle loro mansioni, è stata inaugurata dal sindaco Harald Stauder. C'erano anche gli assessori Andreis e Agosti, lui stesso ex dipendente della Zuegg. Il sindaco ha ricordato il ruolo anche sociale della fabbrica «che è stata importante per i lavoratori di Lana e per il gruppo italiano in particolare. Molti dei dipendenti vennero a Lana dalla val di Non. Grazie alla Zuegg si è rafforzata l'integrazione che ora è ottimale fra i vari cittadini del paese».

Venerdì l’amarcord.

Un altro appuntamento degno di nota è la tavola rotonda che si terrà il 27 settembre in biblioteca in cui testimoni della Zuegg ricorderanno il periodo trascorso in fabbrica. Ci saranno anche dei filmati che illustreranno le fasi produttive oltre che l'ultimo giorno di lavoro.

La demolizione

L'ex stabilimento sarà presto demolito, malgrado le l’opposizione di coloro che nella costruzione vedevano un’icona del paese e chiedevano in particolare la preservazione della torre. I lavori propedeutici all’abbattimento sono già iniziati a livello del terreno dove le ruspe sono entrate in funzione. Al suo posto sorgerà un complesso residenziale e commerciale.















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