viaggio studio 

Otto studenti del Marie Curie alla scoperta della Cina

MERANO. Al Marie Curie-Fos, l’istituto superiore in lingua tedesca alloggiato all’ex hotel Emma, ” sono ancora una volta riusciti a portare un gruppo di alunni nel profondo sud della Cina. Otto...



MERANO. Al Marie Curie-Fos, l’istituto superiore in lingua tedesca alloggiato all’ex hotel Emma, ” sono ancora una volta riusciti a portare un gruppo di alunni nel profondo sud della Cina. Otto ragazzi e due insegnanti sono appena rientrati con il Paese del Dragone nel cuore. Per oltre un anno il gruppo si è preparato per questa esperienza, da una parte frequentando un corso di cultura e lingua cinese offerto dal loro istituto, dall’altra impegnandosi nel loro tempo libero alla raccolta di fondi. Questa la politica della scuola, infatti: le famiglie degli alunni devono sostenere solo una parte della trasferta, ma la maggior parte viene raccolta grazie a varie attività (vendita di torte, mercatini delle pulci) e al supporto di tanti piccoli e grandi sponsor, fra i quali spicca di nuovo anche per questa edizione del progetto “Fos goes Cina” il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio.

Per tre settimane i ragazzi hanno potuto frequentare un corso di cinese intensivo a Guilin e partecipare a un vasto programma culturale che appoggiandosi ai programmi dei vari indirizzi dell’istituto Marie Curie (turistico, biotecnologico e di scienze alimentari) comprendeva anche attività specifiche come per esempio lezioni di Thai Chi o la visita di Yangshuo, un ex sonnacchioso villaggio di pescatori trasformato in una movida permanente per il turismo di massa, e di un centro specializzato di medicina cinese. «Il rigido sistema scolastico cinese è difficilmente paragonabile al nostro», dice Anna Boscaro, una delle partecipanti al viaggio. «Già a partire dalle elementari una giornata di scuola per studenti cinesi dura di media più di otto ore. Ottenere risultati sempre migliori è una delle sfide quotidiane affrontate da ogni adolescente cinese. Tablet, PC, Smartphone e libri, tutto è usato per portare il cervello al 110% delle prestazioni. Una vita simile è difficile da immaginare per uno studente altoatesino. In Cina, è impensabile non studiare dopo le lezioni».













Altre notizie

l’editoriale

L’Alto Adige di oggi e di domani

Il nuovo direttore del quotidiano "Alto Adige" saluta i lettori con questo intervento, oggi pubblicato in prima pagina (foto DLife)


di Mirco Marchiodi

Attualità