Rifugio travolto dalla valanga Il «Casati» a rischio apertura 

Ortles-Cevedale. La slavina ha provocato seri danni, in particolare all’impianto idrico I gestori parlano di una «forte compromissione della funzionalità della struttura»



STELVIO. Una valanga si è abbattuta sul rifugio Casati, in territorio lombardo a brevissima distanza dal confine altoatesino, ai margini dell’alta Val Martello. Ha causato seri danni tanto che appare compromessa l'apertura primaverile. «La natura, in ambiti estremi come l’alta quota, ha sempre il sopravvento sulla mano dell’uomo e sulle sue volontà» – si legge sulla pagina Fb del rifugio alpino Casati e Guasti, situato a 3.269 metri di quota nel comune di Valfurva (Sondrio) in Valtellina nel gruppo Ortles-Cevedale, colpito dalla slavina la scorsa settimana. Il rifugio, che è meta anche di numerosi alpinisti che salgono dal versante altoatesino, ha diffuso un comunicato ufficiale, condiviso anche da Marco Confortola, che al rifugio è di casa; vi si legge che «in questi giorni, la forza della montagna, sovrana e implacabile, ha deciso di giocarci un brutto scherzo. Una valanga di grosse dimensioni ha provocato ingenti danni alla nostra struttura, tra i quali la rottura della tubazione di pompaggio dell’acqua, privandoci dell’approvvigionamento idrico, con una forte compromissione della funzionalità del rifugio tanto da non poter garantirne l’apertura primaverile». Una decisione “sofferta ma inevitabile”, a causa dell’impossibilità ad intervenire prima dell’arrivo dell’estate, quando si cercherà di “ripristinare al meglio la situazione”, riferisce Montagna.tv che si occupa della vicenda.

Il Casati, come accennato, è molto frequentato dagli escursionisti altoatesini e da tanti turisti della zona. È un punto di riferimento storico nel contesto dell’Ortles-Cevedale. La costruzione della capanna Casati cominciò nel 1922 su iniziativa del Cai Milano nei pressi del passo Cevedale dove, durante la guerra appena conclusa, vi erano posizionati dei baraccamenti austriaci. Il luogo venne scelto in posizione strategica sul passaggio che metteva in comunicazione la Valfurva, Solda e la Val Martello. Venne intitolato al socio Cai Gianni Casati, perito a Gorizia nel 1916. Il padre dello sfortunato ufficiale partecipò alle spese per la sua costruzione con delle grosse e generose offerte. La struttura venne ampliata nel 1934 e profondamente ammodernata nel 1985. E.D.













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