Ritz dai mille volti ma con poco spazio 

Ieri la giornata delle “porte aperte” all’istituto alberghiero, tra offerta formativa e problemi di crescita



MERANO. La giornata delle porte aperte, ieri alla scuola alberghiera Cesare Ritz, è servita soprattutto a rendersi conto dei progetti, dei laboratori didattici e dell'attività dell'istituto che sta crescendo a vista d'occhio. Ma è servita anche a denunciare, per l'ennesima volta, la grave carenza di spazi in cui la Cesare Ritz è costretta ad operare. «La nostra scuola, frequentata da oltre 500 allievi divisi fra questa sede allo school village e l'altra al Lorenz Böhler di Maia Alta, non ce la fa proprio più. Siamo carenti di spazio - ha detto la preside Maria Pascarella - ed attendiamo passi concreti. Abbiamo riferito al ministro dell'Interno la nostra situazione nelle due sedi ottenendo da lui ampie assicurazioni che il problema sarebbe stato affrontato. Ora aspettiamo il nuovo assessore alla cultura Vettorato al quale rinnoveremo la richiesta di maggiore attenzione nei confronti delle nostre esigenze. Tra l'altro rischiamo un'ulteriore calo degli spazi visto l'ampliamento del Gandhi che ci chiederà ulteriori aule».

L'appello di Maria Pascarella meriterebbe di essere ascoltato perché la Cesare Ritz è una scuola che garantisce subito un posto di lavoro ai ragazzi che concludono il loro ciclo di formazione.

Torniamo alla giornata delle porte aperte che è stata l'occasione per numerosi meranesi di visitare la scuola e di apprezzare il lavoro dei ragazzi. Gli studenti della Ritz hanno guidato gli ospiti in un percorso che a partire dalla presentazione di attività e opportunità formative, con visite guidate e informazioni sulle modalità d’iscrizione, ha fatto emergere l’idea di una scuola accogliente, inclusiva e solidale, che impiega la didattica attiva per incentivare lo spirito di gruppo, l’interazione coi docenti e l’espressione delle capacità degli studenti. Sono frutto della collaborazione tra studenti e insegnanti i progetti che sono stati allestiti nelle aule: da quello sulle città italiane ed europee capitali della cultura all’infopoint dove prenotare un posto, al pranzo della solidarietà “Slow Food”, che valorizza i prodotti alimentari nel rispetto della tradizione e dell’ambiente, dal racconto dell’esperienza di Erasmus+ tra Italia, Spagna e Germania (con ospiti provenienti da Würzburg e Spagna) alla spiegazione degli svariati usi della canapa. E, ancora, la “Kräuter Tea-Room”, con le tisane altoatesine, il “Ritz caffè”, il laboratorio sulla cucina medievale e su quella romana - alcuni studenti si sono vestiti con i costumi tipici del tempo - e il buffet della solidarietà “Slow Food”, il cui ricavato andrà all’Associazione italiana donne per lo sviluppo (Aidos). Alidad Shiri, di origini afgane, e il cardiologo Alessandro Mautone hanno parlato al pubblico dei diritti umani in occasione dei 25 anni di Emergency. Gli studenti hanno poi spiegato il percorso dell’accoglienza dei clienti in hotel, mentre con “RiKreazione” si sono potuti vedere le collane create dalle giovani del convitto, anche questo oggetto di una presentazione alle famiglie nel corso di una riunione con gli educatori con visita guidata. (e.d.)













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