Arrampicata 

Torre di ghiaccio, Corvara getta la spugna

Moso. A causa dei più recenti sviluppi in quest’anno particolare e a causa delle limitazioni alla libertà di circolazione più rigide nei giorni festivi, il presidente dell’associazione “Verein...



Moso. A causa dei più recenti sviluppi in quest’anno particolare e a causa delle limitazioni alla libertà di circolazione più rigide nei giorni festivi, il presidente dell’associazione “Verein Eisturm Rabenstein”, Reinhard Graf, e il suo team hanno deciso non aprire la torre di ghiaccio di Corvara, la struttura artificiale più grande d’Europa per l’arrampicata su ghiaccio.

La decisione.

«Al momento ci sono troppe incertezze riguardanti l’utilizzo della nostra struttura» afferma Greif. «Ne deriva anche la conseguenza che non ci appare possibile una solida pianificazione economica, indispensabile per un’associazione di volontariato. Perciò abbiamo deciso di compiere questo passo».

«Non è stato facile prendere questa misura drastica, perché amiamo troppo l’arrampicata su ghiaccio e saremmo stati felici di poter offrire ai tanti atleti un’attività ricreativa intelligente in un ambiente sicuro», aggiunge il presidente del sodalizio.

Sguardo rivolto al domani.

La chiusura di quest’inverno della torre ghiacciata-Eisturm Rabenstein può essere considerata sarà una pausa utile per poter ripartire con nuove idee l’anno prossimo. «Impiegheremo il tempo per prepararci presto alla stagione 2021/22. Forse allora, sperando che in tutto il mondo sarà tornata la normalità, saremo di nuovo all’interno del calendario delle competizioni internazionali» conclude Graf. E.D.

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