La giornata nazionale

Vittime del Covid, il commosso ricordo alla casa di riposo Don Bosco

Istituzioni, familiari e operatori hanno ripercorso l’ultimo drammatico anno



BOLZANO. Bandiere a mezz'asta, un minuto di raccoglimento in Consiglio comunale, cerimonie nelle case di riposo e candele accese alle finestre per non dimenticare. 

Oggi, ad un anno di distanza dai camion dell'esercito che lasciavano Bergamo pieni di bare, anche la Città di Bolzano ha voluto ricordare i suoi morti, aderendo alla Giornata nazionale in ricordo delle vittime del Covid.

Le vittime della pandemia sono state ricordate e commemorate in vari momenti e diverse iniziative. Bandiere a mezz'asta su tutti gli edifici pubblici. A Bolzano, il sindaco Renzo Caramaschi e il Vice Luis Walcher hanno partecipato alla messa celebrata dal vescovo Ivo Muser nel duomo cittadino. Particolarmente toccante il ricordo dedicato alle vittime Covid delle case di riposo promosso dall'Azienda Servizi Sociali.

Alla messa officiata da don Alberto Guglielmi nel parco della casa di riposo Don Bosco, sono seguiti i commossi interventi in ricordo degli ospiti deceduti, degli operatori della struttura, del sindaco Caramaschi, intervenuto alla cerimonia con l'assessore comunale alle Politiche Sociali Juri Andriollo e dell'assessora provinciale alla Famiglia, Terza Età e Politiche Sociali Waltraud Deeg.

La residenza Don Bosco ricorda le vittime del Covid

Nella giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid, alla casa di riposo Don Bosco di Bolzano una messa e il ricordo commosso dei tanti anziani morti per il virus

Altro momento particolarmente toccante, la messa a dimora di una quercia, albero sacro, simbolo di eternità per ricordare tutti gli ospiti deceduti a causa del Covid e per onorare il sacrificio e l'impegno di tutti gli operatori e del personale sanitario. Alla cerimonia hanno partecipato anche numerosi familiari degli ospiti deceduti.

Sia il sindaco Caramaschi che l'assessora Deeg hanno espresso commosse e profonde parole di cordoglio per le vittime della pandemia e per i familiari, al pari di quelle pronunciate da alcune operatrici della casa di riposo che hanno drammaticamente ripercorso gli eventi dell'ultimo anno nella struttura. Altrettanto accorati e sentiti sono stati i ringraziamenti per tutti gli addetti delle residenze e delle strutture per gli anziani che si sono adoperati in ogni modo per alleviare dolori e sofferenze non solo fisiche e rendere così meno pesanti le conseguenze e le difficoltà vissute da marzo 2020 ad oggi. "Anche se non le conosciamo direttamente - ha detto Caramaschi - porteremo nel nostro cuore per sempre tutte le persone che ci hanno lasciato negli ultimi drammatici mesi segnati dalla pandemia. Dobbiamo comunque rafforzarci nella fiducia per guardare avanti osservando le regole ed impegnandoci tutti per una società meno arrogante e meno egoista. Di certo dovremo investire di più nel sociale, nella scuola, nella cultura, nella ricerca, nell'università, nei giovani e negli anziani che hanno il pieno e sacrosanto diritto di vivere in serenità, fino all'ultimo respiro. Abbracciandoli idealmente, ringrazio tutti gli operatori, gli ospiti ed i parenti a nome della Città di Bolzano, partecipando alla sofferenza di tutti nella speranza che questa umanità ritrovi quella saggezza e quella luce purtroppo ancora troppo soffusa".

Tra le iniziative da segnalare, nel centro di degenza Villa Europa nel pomeriggio sono stati liberati in aria dieci palloncini bianchi. A Villa Serena decorazioni di fiori alle finestre della struttura, mentre a Villa Armonia sono state accese candele durante la recita del rosario.

 













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