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Widmann rompe con la Svp e si candida con una sua lista

L’ex assessore: "Un cambio di rotta del partito è stato reso impossibile" (foto Ansa)



BOLZANO. L'ex assessore altoatesino Thomas Widmann, da tempo in conflitto con il governatore e collega di partito Arno Kompatscher, rompe con la Svp e annuncia la sua lista "Für Südtirol mit Widmann" (Per l'Alto Adige con Widmann). "Non si tratta di una candidatura contro qualcosa o qualcuno, ma propositiva, per una politica di decisioni e azioni ponderate e concrete", afferma Widmann in una nota, annunciando a breve una conferenza stampa.

Il politico ricordo poi la sua lunga carriera nel partito di raccolta dei sudtirolesi, come anche in giunta provinciale e in consiglio provinciale. "Diversi progetti di riforma - afferma - sono stati tuttavia, prima rallentati dalla pandemia Covid e poi bruscamente interrotti dalla revoca del mandato di assessore. All'epoca, in molti non compresero questa decisione del governatore di estromettere Widmann dalla giunta provinciale; oggi, purtroppo, tutti ne possono vedere le conseguenze", afferma Widmann, riferendosi "ai tempi di attesa, a volte drammaticamente aumentati in diversi importanti reparti ospedalieri nonché alla certificazione del peggioramento del servizio pubblico con la classificazione della fondazione Gimbe nel marzo 2023".

"Provengo da una famiglia molto politica, profondamente radicata nella Svp; io stesso ho dedicato molti anni della mia carriera professionale alla politica per il mio partito", afferma Widmann. "Oggi - prosegue l'Alto Adige non si trova più in una posizione così favorevole".

Una correzione di rotta dall'interno del proprio partito gli è stata "resa impossibile", sottolinea Widmann: "Ho dovuto prendere atto che mi è stato impedito di candidarmi nella lista della Svp perché il governatore ha posto il suo veto". Tanto più forte, ha detto, è diventato il grido di tutti coloro "che un tempo erano elettori fedeli e saldi della Svp e che oggi non hanno più un portavoce, non trovano più ascolto e soffrono in silenzio del fatto che in Alto Adige sempre più cose vanno male e i responsabili non danno risposte concrete".













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