Al Puccini una serata per Lilo Martin e Castel Rubein

Il programma rievoca un’ «epopea» musicale tutta meranese Il percorso artistico di una compositrice piena di talento



MERANO. “Lilo Martin e Castel Rubein”, sotto questo titolo, stasera alle 20, al Teatro Puccini, si esibiranno la soprano Viktorija Kaminskaite e Ulrich Urban al pianoforte. Saranno eseguite opere di Richard Wagner (Lieder su testi di Mathilde Wesendonck e due pagine d’album per pianoforte), di Lilo Martin (Due Lieder alla madre op. 4) e di Hans Pfitzner (Quattro, Lieder op. 3) e di Richard Strauss ( cinque Lieder). Allorché Lilo Martin nel maggio 1931 giunse con sua madre per la prima volta a Castel Rubein, vi trovò un vivace centro di vita sociale, spirituale e culturale. Prima della guerra Lilo frequentava l’alta aristocrazia (Principessa Stephanie, Sophie Chotek, moglie del successore al trono, arciduchi e arciduchesse, lo Scià di Persia e così via), mentre dopo la prima guerra mondiale, accanto alla nobiltà le sue frequentazioni inclusero anche artisti e scienziati, da Martin Buber a Waldemar Bonsels, John L. Stoddard, Max Kalbeck, Ferdinand Behrens, Werner Egk, fino a Luciano Pavarotti. Elisabeth (Lilo) Martin nacque il 31 ottobre 1908 a Monaco. Già da bambina manifestò inclinazione per la musica, incentivata dalla madre che l’affidò a lezioni private di pianoforte. A soli 17 anni poté frequentare l’Accademia Musicale di Monaco. Qui conobbe anche il suo futuro marito Horand Roemer. Lilo e Horand erano legati dalla passione per la musica, la storia dell’arte e la natura. Ma maggior influenza su Lilo Martin la esercitò il compositore Hans Pfitzner. Entrambi leggevano insieme testi di poeti tedeschi e discutevano su quali tra le poesie fossero più adatte alla trasposizione musicale. Nel 1935 Lilo Martin e Horand Roemer si sposarono, entrambi si esibirono anche come pianisti in concerti in Germania e Austria. Nel 1940 Horand morì dopo breve malattia a trentun anni. A questo punto, e qui entra in gioco il suo rapporto con Merano, Lilo Martin si trasferì con entrambe le figlie nella nostra città, dove nel 1943 sposò il proprietario di Castel Rubein, il pittore Robert du Parc. Nel 1945 venne al mondo la figlia Eliane e Lilo abbandonò la sua carriera professionale e si dedicò alla famiglia e a Castel Rubein. Del suo percorso artistico si può affermare che fu influenzato principalmente dal suo maestro Hans Pfitzner, che più volte manifestò lodi nei confronti delle sue opere.













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