Bolzano

Al via “Bolzano Danza”: trent’anni e non li dimostra

Fino al 25 luglio la rassegna domina la scena con una miriade di appuntamenti di qualità. Si comincia con Museion Media Facade, performance di video e danza verticale. Guarda gli highlights della stagione


Daniela Mimmi


BOLZANO. Per la trentesima volta Bolzano torna a essere la città che danza. I balletti si vedranno e si faranno, ad esempio in piazza Walther che diventa piazza walzer, di balletti si parlerà con i coreografi e con gli addetti ai lavori nel lounge bar, i balletti si godranno stando seduti in teatro, nei parchi e nei giardini. Tutto questo dal 10 al 25 luglio.

Quello di quest’anno è un appuntamento particolarmente importante di Bolzano Danza con la città, perchè dopo i trent’anni si diventa adulti. In particolare, forse ancor più che nelle passate edizioni, la danza si mescola a tutte le arti, come succederà ad esempio proprio nel giorno di apertura, il 10 luglio, quando la parete del Museion diventerà il palcoscenico di un balletto verticale, o quando, il 16 luglio, la compagnia di Antonella Bertoni e Michele Abbondanza danzerà tra gli affascinanti ed evocativi totem dell’artista gardenese Adolf Vallazza.

Il primo appuntamento è il 10 luglio con Museion Media Façade, performance di danza e video, ideata dalla compagnia romana mk di Michele Di Stefano, premiata quest’anno con il Leone d’argento all’ultima Biennale di Venezia, e dal videoartista Luca Trevisani si intitola Venerdì " Robinson ed è suddiviso in tre differenti performance tutte ispirate alla rilettura del romanzo Robinson Crusoe che ne ha dato nel 1967 lo scrittore francese Michel Tournier in Vendredì ou les Limbes du Pacifique: il 10 luglio alle 22, il 17 alle 23 e il 24 sempre alle 23.

Al Teatro Comunale ci saranno 12 spettacoli, per i quali è già iniziata la prevendita che si prevede superiore agli anni passati. Il primo balletto ospitato al Teatro Comunale è il 14 luglio alle 21 con São Paulo Companhia de Dança, punta di diamante del panorama sudamericano, che presenta un trittico di raffinata bellezza con opere firmate da Marco Goecke, William Forsythe e Nacho Duato. La compagnia Compagnia Abbondanza/Bertoni presenterà in prima assoluta, il 16 luglio sempre alle ore 21, Duel, lavoro nato dall’incontro artistico tra le sculture lignee di Adolf Vallazza, i coreografi residenti a Rovereto e il loro gruppo di interpreti transgenerazionale. Debutto italiano anche per Alice di Mauro Bigonzetti, portato in scena il 17 luglio dal Gauthier Dance//Dance Company Theaterhaus Stuttgart. Il quotidiano Stuttgarter Zeitung lo ha definito: “La più grande produzione che Gauthier Dance ha messo in scena finora. Prorompenti le idee coreografiche ed eccezionali i danzatori”.

Il 21 luglio è la volta di Ballet Preljocaj, danza pura e astratta sul fiume di parole, fischi e silenzi di John Cage. Così lo descrive il l The New York Times: “L'esperienza di guardare e ascoltare questo lavoro assomiglia al modo in cui Cage descriveva il rumore: ‘Quando lo ignoriamo, ci disturba. Quando lo ascoltiamo, lo troviamo affascinante’. Più profondamente si entra in Empty moves, più si desidera o si ha bisogno di vedere. Assolutamente affascinante”. Constanza Macras | DorkyPark. Megalopolis, spettacolo vincitore del premio teatrale tedesco Der Faust, è al Teatro Comunale il 24 luglio.

E' un viaggio multidisciplinare dove gli attori, i danzatori e i musicisti raccontano la disgregazione dei modelli di condivisione delle città contemporanee e in cui gli interpreti si cambiano abiti e tacchi con la stessa facilità con cui modificano il loro carattere. Il 24 luglio il protagonista è Teatro la Ribalta, che porta in scena “Nessuno sa di noi”, diretto da Antonio Viganò. Sul palco Julie Anne Stanzak, storica interprete del Wuppertaler Tanztheater di Pina Bausch, duetta con il danzattore Mattia Peretto.

Nessuno sa di noi è la storia del loro incontro sulla scena, che è di per sé già racconto. Lo spettacolo seguente è il 22 luglio, con Sol Picó, Memòries d’una puça, trio debordante sul tema della decadenza e della crisi e sulla possibile fuga da essa: versatile, sexy, innovativa e aggressiva. Il 25 lo Scapino Ballet porta in scena Pearl, declinazione contemporanea delle atmosfere barocche, danza all’apice della sua espressione per parlare di decadenza.













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