lettera a widmann 

Caro assessore, i problemi non si risolvono con il ticket 

Buongiorno Direttore Faustini,sono ormai anni, forse decenni, che assistiamo puntualmente e periodicamente nostro malgrado, al teatrino della sanità altoatesina che alle prese con problemi quali il...



Buongiorno Direttore Faustini,

sono ormai anni, forse decenni, che assistiamo puntualmente e periodicamente nostro malgrado, al teatrino della sanità altoatesina che alle prese con problemi quali il potenziamento del Territorio, l'abbattimento delle liste d’attesa , l’informatizzazione unificata della documentazione clinica, le bibliche attese al Pronto Soccorso del San Maurizio, avvia progetti ad hoc, incarica esperti, paga profumatamente consulenze e istituisce gruppi di lavoro, senza però produrre variazioni sostanziali allo stato dell’arte.

Ultima geniale pensata per risolvere finalmente l'imbarazzante problema delle liste d'attesa: aumentare il ticket sulle prime visite specialistiche ambulatoriali permettendo così ai professionisti della salute di percepire un giusto compenso per il lavoro svolto ed evidentemente mal retribuito.

Per logica, visto l’assunto, verrebbe quindi da pensare che il nocciolo del problema relativamente ai tempi di attesa per ottenere una prestazione sanitaria ambulatoriale nella nostre provincia, non sia di tipo organizzativo ma bensì legato ad una sorta di boicottaggio da parte di medici, tecnici sanitari e infermieri che stufi di essere sottopagati hanno fino ad oggi ingaggiato una fattispecie di “sciopero bianco” finalizzato a rallentare il sistema salute finché non si fossero ottenute sostanziali migliorie sotto il profilo economico.

Tanto premesso, mi chiedo allora come mai, senza voler andare in chissà quale altra realtà ma restando nell’ambito regionale, nella limitrofa provincia di Trento, nonostante gli organici e il bacino di utenza siano assimilabili ai nostri e la retribuzione media degli operatori sanitari sia inferiore, il problema non si ponga? Forse tutto va ricondotto alla bramosia di accumulare ricchezza, geneticamente molto più marcata negli appartenenti alle professioni sanitarie locali?

Le porto a proposito tre mie esperienze personali dirette:

1) 2017: in seguito ad un persistente dolore al ginocchio, dopo essermi recato dal mio medico di famiglia, ricevevo da questi indicazioni per una risonanza magnetica e una successiva visita ortopedica. Bene; qui a Bolzano le alternative erano ricorrere al privato ottenendo la prestazione in tempi brevi ( con un esborso di almeno 200 – 300 euro) oppure prenotarsi al CUP con pagamento del ticket e con un’attesa di almeno 1-2 mesi. Con la semplice impegnativa del mio medico di famiglia (a Bolzano sarebbe stata necessaria la prescrizione da parte di uno specialista) ho chiamato una struttura sanitaria convenzionata a Trento. Il primo appuntamento che volevano darmi era per il tardo pomeriggio dello stesso giorno… Avendo però io un pregresso impegno, ho chiesto di posticipare l'appuntamento e alla fine ho potuto sottopormi all’esame il giorno successivo pagando il solo ticket e ottenendo immediatamente dopo il CD con il relativo referto medico.

2) 2018: ero sulle piste da sci; accidentalmente scivolo su un lastrone di ghiaccio e cadendo appoggio malamente il polso. L'indomani, nonostante il polso gonfio e dolorante, mi metto in viaggio e nel pomeriggio, sulla via di ritorno a casa, essendo nei pressi di Trento ( sapendo anche cosa mi attendeva se mi fossi recato al Pronto soccorso del San Maurizio una volta arrivati a Bolzano), decido di tentare un accesso al pronto soccorso del Santa Chiara a Trento per farmi visitare. Bene: tra accesso, triage, visita ortopedica, esecuzione della radiografia, seconda visita ortopedica dopo l'esame, trattamento, dimissione e pagamento del ticket, in ospedale ci sono rimasto circa 1 ora e mezza.

3) Giugno 2020: necessitavo di un esame ecografico; dopo la prescrizione da parte del mio medico di famiglia ho provato a contattare il CUP a Bolzano per prenotarmi…. ( consapevole del fatto che se mi fosse andata bene avrei aspettato sicuramente almeno un paio di mesi). Dopo circa un’ora di tentativi inutili per poter parlare con un operatore, mi arrendo. Mi viene però in mente che a 60 Km. c’è Trento… Chiamo: mi chiedono se voglio la prestazione in libera professione o pagando il ticket. Chiedo allora che tempi di attesa ci sarebbero e mi rispondono che se voglio pagare solo il ticket, anziché l’indomani possono prendermi solo martedì ( quando ho chiamato era il giovedì pomeriggio della settimana prima).

Anche in quest'ultimo caso, pagato il ticket e terminato l'esame ho avuto il referto scritto dopo circa 5 minuti.

Assessore Widmann: ma siete veramente convinti che il problema delle liste d’attesa in provincia di Bolzano possa essere risolto aumentando il ticket a carico di noi cittadini?















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