Dal palco di Bolzano “Eichmann” si trasferisce alla sala virtuale

Trento. Sono molti gli appuntamenti nel Giorno della Memoria, che passano anche attraverso il teatro fra ricordo ed emozione. Si aprono di nuovo i battenti, anche se solo in virtuale, e gli...



Trento. Sono molti gli appuntamenti nel Giorno della Memoria, che passano anche attraverso il teatro fra ricordo ed emozione. Si aprono di nuovo i battenti, anche se solo in virtuale, e gli spettacoli arrivano direttamente a casa con un fitto programma.

Nato a Bolzano dove si è sviluppato il progetto per la coproduzione tra il Teatro Stabile cittadino ed il Teatro Stabile del Veneto sono Ottavia Piccolo e Paolo Pierobon a salire sul palco diretti da Mauro Avogadro in “Eichmann. Dove inizia la notte”. Per l’intera giornata odierna e fino alla mezzanotte lo spettacolo sarà disponibile sul portale www.trentinospettacoli.it e in forma di minidoc anche sul canale YouTube del Centro culturale Santa Chiara. I due attori, nei ruoli di Arendt e Eichmann, ricostruiscono, passo dopo passo, carriera e ascesa del gerarca, delineando il ritratto di un uomo mediocre, arrivista e opportunista, e aprendo così il varco a una prospettiva spiazzante: Eichmann non è un mostro, bensì un uomo spaventosamente normale.

Sempre oggi sul portale www.trentinospettacoli.it alle ore 20 l’appuntamento è con la produzione Pandemonium Teatro “Via da lì. Storia del pugile Zingaro” di e con Walter Maconi. Lo spettacolo racconta la storia vera di Johann Trollmann, detto Rukeli, campione di boxe nella Germania degli anni trenta nei pesi mediomassimi. Nel 1942 viene deportato a Neuengamme, perché di etnia sinti dove morì nel suo ultimo combattimento ucciso dal kapò Cornelius che aveva sconfitto sul ring.

Disponibile fino a domani ore 20.30 sul portale www.retroscena.org lo spettacolo di e con Massimo Lazzeri “Guerra e pane, se questi sono uomini” preceduto da una introduzione realizzata presso il Rifugio antiaereo del Pristol di Lavis. E, sempre sullo stesso sito, dallo Zandonai di Rovereto, alle ore 20.30 Maddalena Crippa recita in “Deve trattarsi di amore per la vita”, tratto dai diari di Etty Hillesum. Infine su www.fondazionecaritro.it è disponibile “Gusci umani vuoti” cantata drammatica sulla deportazione dei matti dal manicomio di Pergine nel maggio del 2940 a cura di Collettivo Clochart. K.C.













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