Buongiorno direttore Faustini, vorrei comprendere, tramite il nostro giornale, cosa accade alla nostra sanità in questo particolare momento. Riassumo quanto mi è parso di capire leggendo gli articoli apparsi (e vivendo pure la situazione in prima persona).

Causa Covid 19 gli ambulatori della Asl hanno cessato di funzionare assieme agli interventi chirurgici “non urgenti” comportando per centinaia di pazienti (tanti con patologie croniche) di entrare in una specie di limbo “in attesa di ...”

Non conosciamo quanto siano lunghe le file di pazienti “in attesa di ...” nei vari reparti-ambulatori e in più sappiamo che Bolzano è stato scelto come centro per gli ammalati Covid gravi di tutta la Provincia.

Questo comporta mancanza di personale medico ed infermieristico che si aggiunge alle carenze già presenti prima dell’epidemia di Covid19: prendiamo gli anestesisti come simbolo di questa carenza tant’è che di 13 sale chirurgiche ne funzionano solo 6.

La direzione dell’ospedale vuole togliere ai medici le visite a pagamento e prolungare la loro attività fino a tarda sera. Al riguardo credo che se un paziente desidera essere seguito da un medico specifico ha tutto il diritto di essere soddisfatto al riguardo. La scelta di bloccare l’intramoenia è una scelta unilaterale da parte di uomini dell’azienda che non considerano la prospettiva e le attese dei pazienti.

Sempre in questa direzione spunta ora la trovata di chiudere il Centro prelievi di Via Amba Alagi perché deve essere installata un’apparecchiatura per esami Covid19.

Quale sarà il risultato per i (sempre più) pazienti ? Prendere l’autobus (con i rischi del caso) ed andare a caricare un ospedale già in affanno, con tempi d’attesa più lunghi e rischi aumentati? Possibile che chi gestisce tutto questo non possa porsi per una volta nell’ottica di fornire un servizio ai pazienti?

Gradirei conoscere quante visite nei vari ambulatori sono sospese (rimandate anche più volte) “in attesa di...”, quante sono le operazioni non urgenti in lista d’attesa e se c’è un piano di interventi per tornare ad attese civili.