La quarta mostra dello scultore bolzanino Gehard Demetz presso la Galleria Rubin di Milano - mostra che verrà inaugurata il 7 marzo alle ore 19 e che resterà poi aperta fino al 23 di marzo - presenterà i suoi lavori più recenti realizzati a partire dall'opera 21 grammi,esposta alla fiera Miami Basel 2018e ora in una collezione privata americana.

Il titolo in lingua ladina (lingua madre di Demetz) fa riferimento agli esperimenti che il medico statunitense Duncan Mac Dougall ha portato avanti all’inizio del XX secoloper dimostrare come al momento della morte si registri una diminuzione del peso corporeo pari a 21 grammi: questo sarebbe quindi “L pëis dë l’ana”.L’idea della pesatura dell’anima delresto ha delle radici anche nell’antichità: gli Egizi infatti credevano che al momento della morte il defunto dovesse porre il proprio cuore su una bilancia e che il peso non dovesse superare quello di una piuma affinché potesse essere accolto nell’aldilà.

Demetz nell’ esplorare questo tema(che è nuovo nella sua produzione ma che in essa trova le sue radici),riflette su come le nostre anime vivano su due livelli: uno più “domestico”, in cui la dimensione quotidiana e quella spirituale convivono(come vediamone nella scultura “Lift off”)ed uno globale in cui si perdono nel caos contemporaneo come all’interno di un grande frullatore (Miscedivina). La difficoltà di questa duplicità appare chiara nella scultura “N positions!:si tratta di una figura umana che prende forma grazie ad un’aggregazione di elementi diversi da cui è difficile liberarsi ma con cui è necessario convivere. La mostra in galleria precede di poche settimane la personale dell’artista al Palazzo Ducale di Mantova . La mostra in galleria precede di poche settimane la personale dell’artista al Palazzo Ducale di Mantova curata da Marco Tonelli(già curatore della mostra di Demetz “Introjection” tenutasi al MACRO di Roma nel 2017), che inaugurerà il 4 aprile e di cui sarà stampato un catalogo. Gehard Demetz nasce a Bolzano nel 1972.Vive e lavora a Selva di Val Gardena.