Il promoter Barbacovi tra ticketing e concerti 

Spettacoli. Dalla “super-multa” inflitta a TicketOne ai prossimi eventi ospitati in Alto Adige «Per i grandi appuntamenti il lavoro dura ben due anni. A giugno partiamo a Trauttmandorff»


Daniela Mimmi


Bolzano. Multa da 10 milioni di euro a TicketOne. È la sanzione inflitta dall’Antitrust al gruppo Cts Eventim-TicketOne per abuso di posizione dominante. Il gruppo tedesco opera anche in Italia, anzi TicketOne è nata in Italia, da un gruppo di organizzatori che si erano riuniti per gestire anche il settore ticketing. Adesso è una potentissima società per azioni che, nel mondo, deve vedersela solo con l’americana Live Nation e altre agenzie minori. La società tedesca, in pratica, ha troppo potere per quanto riguarda la vendita dei biglietti per i concerti, limitando le possibilità di scelta e di acquisto dei consumatori tra i diversi operatori di ticketing, anche stipulando contratti di esclusiva con i produttori e gli organizzatori di eventi live di musica leggera, come Di and Gi, Friends & Partners, Vertigo e Vivo Concerti. Abbiamo parlato di questo e altro con Roland Barbacovi, il promoter meranese che, con la sua Showtime, ha portato qui da noi gente come Zucchero e Vasco Rossi, Bob Dylan e gli Ac/Dc, Simply Red e James Browun, Celentano e Joan Baez, e altre decine di cantanti e musicisti.

Cosa ne pensa della situazione ticketing in generale?

Devo dire che noi siamo autonomi, in questo senso, il nostro è un mercato diverso. Ma anche noi usiamo TicketOne, perché vende circa il 90% dei biglietti, ci dà delle garanzie, la distribuzione è migliore, ma non gli abbiamo mai dato l’esclusiva. Ad esempio, noi utilizziamo anche Ticketmaster. Per il concerto dei Passagner a Merano, per esempio, noi usiamo Live Nation.

Secondo Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, la mancanza di concorrenza di ripercuote direttamente sul prezzo finale del biglietto, in questo caso sotto forma di commissioni di vendita più alte del dovuto. Lei è d’accordo?

No, quello non lo credo perché normalmente il prezzo del biglietto viene deciso dall’organizzatore dell’evento insieme all’agenzia dell’artista, noi almeno facciamo così. Non è l’agenzia di ticketing che fa i prezzi dei biglietti. Possono cambiare, ma di poco, i diritti di prevendita, che vanno dal 10 al 15%.

E della multa da 10 milioni di euro cosa ne pensa?

Può essere giusta se viene concentrato nelle mani di uno la maggior parte della vendita dei biglietti. Ma questo succede in tanti e diversi settori. La TicketOne è diventata una società enorme, voleva comprare anche le autostrade tedesche! È ovvio che una società del genere venga presa di mira dall’Antitrust, che ci siano i controlli quando una grossa fetta del mercato si concentra in un’unica società.

La musica e gli spettacoli in genere quando ripartiranno?

Noi abbiamo posticipato all’autunno tutti i concerti previsti per la primavera, come quello di Giovanni Allevi, lo spettacolo di Pintus e Panariello. David Garrett sarà al Palaonda di Bolzano il 13 ottobre, e Herbert Pixner al Kursaal di Merano il 23. I primi concerti saranno quelli estivi sul laghetto del Trauttmandorff. Il 24 giugno ci sarà la Gert Steinbäcker & Band con Cordes y Butons come special Guest, il primo luglio il giamaicano Shaggy, il 22 i Passanger, il 5 agosto Calypso Rose e chiuderà l’Orchestra Haydn il 26 con Le Quattro Stagioni di Vivaldi.

E i grandi concerti?

Stiamo lavorando e prendendo contatti. Non è facile perché la situazione è in continua evoluzione e non si può certo sapere oggi quello che succederà fra qualche mese. E i contratti per i grossi eventi si fanno un anno o due in anticipo. Ma noi siamo positivi e ottimisti.













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