Bolzano. La programmazione di “All That Music” al Laurin Bar di Bolzano si rivolge questa settimana alla scena internazionale, ospitando venerdì 31 gennaio un quartetto guidato dal sassofonista tenore statunitense (ma di origine britannica) Ralph Moore, completato dal pianista tedesco Andrè Weiss e dal contrabbassista italiano Aldo Zunino, che in questa occasione sarà anche alla tuba e alle percussioni. Il pubblico del Laurin avrà modo, nel prossimo bimestre di febbraio e marzo, di incontrare altri musicisti di caratura internazionale, come l’apprezzato pianista Dave Kikoski, in trio con Rosario Bonaccorso al contrabbasso ed Elio Coppola alla batteria il 28 febbraio, e il trombettista John Marshall, in scena con il proprio quartetto il prossimo 20 marzo.

Per gli amanti della tromba, sarà possibile ascoltare anche Flavio Boltro, senza dubbio uno dei nostri musicisti in grado di tenere il confronto con solisti di spessore internazionale. Sarà al Parkhotel di Bolzano il 6 marzo, accompagnato da un forte quartetto che comprende l’apprezzato Andrea Pozza al pianoforte, Lorenzo Conte al contrabbasso e Ferenc Nemeth alla batteria. Da sottolineare, nel cartellone, pure la presenza del fisarmonicista Titti Castrini, che il 21 febbraio porterà con il proprio quintetto una ventata di swing, canzoni e ballate popolari, e del pianista Winfried Gruber, in scena il 13 marzo anche come interprete vocale, con un quartetto che comprende Klaus Dickbauer (membro storico della Vienna Art Orchestra) ai sassofoni.

Il sassofonista Ralph Moore fa parte della generazione dei sessantenni che hanno avuto modo di collaborare con i grandi protagonisti della storia del jazz. Nel suo carnet spiccano i nomi del pianista Horace Silver, con il quale ebbe il primo ingaggio a New York, del maestro del trombone Jay Jay Johnson, di grandissimi protagonisti della tromba come Dizzy Gillespie e Freddie Hubbard, e della batteria come Roy Haynes. Nato in Inghilterra, Moore si è trasferito da ragazzino negli Stati Uniti con la famiglia e ha studiato nel prestigioso Berklee College di Boston, dove ha incrociato altri allievi ricchi di talento, come il chitarrista Kevin Eubanks e il batterista Marvin “Smitty” Smith. Nel 1992 ha ricevuto il riconoscimento come miglior nuovo talento, nel referendum della rivista internazionale Down Beat. Numerose sono le registrazioni a proprio nome del sassofonista, tra le quali spiccano “Images”, con Terence Blanchard alla tromba, e “Furthermore”, con Benny Green al pianoforte e Roy Hargrove alla tromba. L’approccio stilistico di Moore è fortemente legato alla tradizione, a Sonny Rollins e Benny Golson, ma pure al primo Coltrane, con il quale condivide il senso di ricerca nelle complessità dell’armonia. Da sottolineare anche la presenza, nel concerto di Bolzano, del pianista di Stoccarda Andrè Weiss, talento molto apprezzato sulla scena germanica, spesso al fianco del sassofonista Scott Hamilton e protagonista tra l’altro di un significativo tributo a Oscar Peterson. Il concerto al Laurin avrà inizio alle 21,30; prenotazioni sul sito o allo 0471 311570.

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