CINEMA

Rivive la Merano di inizio Novecento

Stasera Rai Sender Bozen trasmetterà il film di Deghenghi



MERANO. Un film di 25 minuti dedicato alla città di Merano. Dopo i passaggi su Orf3 in Austria, arriva anche in provincia di Bolzano. Verrà trasmesso stasera alle 20.20 sui Rai Sender Bozen, ha una durata di 25 minuti. “Erinnerung an Meran” è stato diretto da Gottfried Deghenghi, un regista molto noto in tutta la Provincia, autore di una serie di apprezzati documentari. Il film, dedicato alla città, è la sua seconda esperienza come lungometraggio: ha già girato, alcuni anni fa, “Angeli in fuga” con Michele Placido. E' proprio Deghenghi che racconta questo “Erinnerung an Meran”. «Lo scopo era quello di presentare Merano all'inizio del secolo quando la città viveva il suo grande momento di luogo di cura internazionale con gli ospiti che arrivavano numerosi. Era anche il momento dello sviluppo di Merano che però avvertiva già la prima guerra mondiale che si stava avvicinando. Un momento dunque felice, per Merano, ma sul quale alleggiava lo spettro dell'evento bellico che si stava avvicinando». La guerra, in effetti, dopo l'attentato di Serajevo arriva. E cambia anche la città. Che si riprenderà dall'incubo e tornerà ad essere, con il tempo, quella “perla” turistica che in molti continuano ad amare.

«Un racconto, quello filmico, che è soprattutto al femminile. Ho scelto di proposito una donna per seguire il racconto che, dai giudizi avuti in Austria, è piaciuto». Per l'interpretazione della protagonista, Deghenghi s'è affidato ad una meranese. «Elisabeth Margraf, figlia del noto impresario teatrale, l'ha incontrata per caso a Monaco di Baviera. Ha accettato subito la proposta e devo dire che sono pienamente soddisfatto della sua prova. Ma per il film hanno lavorato oltre 100 meranesi come comparse, tecnici; lo stesso casting è stato curato da meranesi. Un ruolo forse decisivo l'ha avuto Graziella Da Molin che ha seguito, con pazienza e competenza, la parte relativa ai costumi: sono tutti originali. Graziella è stata preziosa oltre che professionalmente magnifica». Che Merano esce dal film? «Una città che non ha smesso di sognare neppure nei momenti in cui ha dovuto convivere con la guerra. Merano ha saputo sempre reagire andando oltre la guerra. Ha conservato il suo aspetto di importante città turistica con il fascino immutato che continua a richiamare turisti da tutto il mondo». (e.d.)













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